Si può dire che la ditta “Cobar” individuata quale soggetto che espleterà i lavori per la costruzione del grande Museo del Mare è pronta per partire. Nella giornata di lunedì l’amministratore delegato della società pugliese, unitamente i tecnici, ha avuto un lungo confronto con il sindaco facente funzioni Paolo Brunetti, il consigliere comunale delegato all’opera e il dirigente dei lavori pubblici Barreca. I tempi sono ancora indefiniti ma di certo c’è che l’opera dovrà essere consegnata entro la fine del 2026. Ma ci sono novità significative sull’iter amministrativo: è stata assegnata la gara per la verifica del progetto esecutivo. Come si ricorderà Palazzo San Giorgio aveva firmato la convenzione che affidava ufficialmente allo studio di architettura l’incarico per la progettazione esecutiva e la direzione dei lavori. Fu la stessa Hadid, quando era ancora in vita, a vincere nel 2009 il concorso internazionale per la progettazione del nuovo waterfront. Parallelamente sta andando avanti tutto il lavoro propedeutico alla non più (pare) solo ipotetica cantierizzazione. Lo studio dell’archistar ha consegnato un rilievo tecnico sull’area nonché un report delle indagini sulla zona marina. E in questo senso si sono svolte anche alcune conferenze dei servizi, a partire da quelle necessarie per lo spostamento della base del Nucleo sommozzatori dei Vigili del Fuoco. La Palazzina dovrebbe essere demolita a breve e si sta ragionando su dove dislocare gli uffici. Ma l’interlocuzione va avanti su altri immobili che insistono nell’area del Museo con l’Autorità di Sistema Portuale e con la Capitaneria di Porto. L’obiettivo è quello di arrivare presto a una fase cosiddetta “zero” del cantiere. Cioè la fase in cui la zona del Museo è completamente libera da immobili e da ostacoli. Solo allora la Cobar potrà realmente partire unitamente alla definizione di tutte pratiche sul progetto esecutivo.