Nell’ampio patrimonio storico e culturale della Locride, ruolo preminente è quello della Villa romana di Casignana, complesso risalente a partire dal I-VI secolo dopo Cristo e ricadente nella contrada Palazzi. Una panoramica su questo splendido sito archeologico ce la offre Franco Crinò, vicesindaco ed assessore ai Beni culturali e Paesaggistici del piccolo centro: «Questo sito non è soltanto un luogo da osservare dal punto di vista artistico o archeologico, è un vero e proprio racconto a cielo aperto di un mondo variegato. La Villa offre un lato residenziale ed uno più comune e frequentato concepito in maniera straordinaria tra mosaici mozzafiato e servizi, dal quale si può dedurre molto della vita dei nostri avi, con conseguente ricostruzione del filo che lega l’evoluzione sociale sino ai nostri tempi. Attraverso questo luogo è possibile anche leggere e rivivere quella che era la miscellanea di popoli che hanno vissuto nella nostra terra, a questo si aggiunga che a breve partiranno delle ricerche per individuare l’approdo marittimo, affinché emerga anche il tipo di commercio che vi era all’epoca, in primis quello del vino». Volgendo lo sguardo all’oggi sono chiari alcuni punti d’intervento: «Noi con risorse limitate stiamo riuscendo comunque a garantire l’accesso e la fruibilità a migliaia di persone, ma occorre sicuramente investire in “estetica” e funzionalità, un miglioramento già d’impatto dell’area renderebbe ancora più intensa e completa la fruizione del bene. Dall’illuminazione, sino alla creazione di un percorso botanico, sono numerosi gli interventi che si stanno pensando». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio Calabria