Una proclamazione che sembrava dovessi svolgersi ieri mattina e avvenuta, invece, a pomeriggio inoltrato per il nuovo consiglio comunale di Villa San Giovanni. Diverse ore di attesa a causa dei passaggi tecnici, dei riconteggi necessari e dell’ufficialità per uno tra Rocco Bevacqua e Santina Tedesco, a parità di preferenze. Entrerà in consiglio il primo in quanto il seggio è assegnato a chi si trova in posizione superiore nella lista.
Oltre al sindaco Giusy Caminiti, tante le donne che occuperanno uno scranno a Palazzo San Giovanni. La più votata della lista è stata Ada Pavone, avvocato, impegnata nel mondo dell’associazionismo soprattutto a servizio dei ragazzi, seguita a ruota dal veterinario Mariagrazia Melito e da Caterina Trecroci, insegnante e per tanti anni parte della Consulta giovanile delle aggregazioni diocesana e regionale. A completare il quadro “rosa” Caterina Neri, dipendente della PA, e sul fronte della minoranza Stefania Calderone.
A sedere sugli scranni del Municipio, poi, Ruggero Marra, Albino Rizzuto, Pietro Idone, Franco Scicchitano, Vincenzo Calabrò, Giuseppe Cotroneo, per la maggioranza; il candidato a sindaco Marco Santoro, Filippo Lucisano, Daniele Siclari e Domenico De Marco per l’opposizione. Non ritorna in consiglio l’ex assessore Francesca Porpiglia che però occuperà un posto al municipio di Varapodio sui banchi dell’opposizione.
Nessun rappresentante per la lista “Lavoro-Civiltà-Sport” di Demetrio Bueti che ha raggiunto un totale di 151 voti così distribuiti: Chirico 35, Pizzimenti 6, Interdonato 6, Richichi 4, Bueti 17, Morabito 24, Laganà 12, Bevacqua 5, Roggio 7, Lavalle 3, Scordio 9, Tuzzato 23.
Officiata la cerimonia di rito, un piccolo corteo si è recato, insieme al neo sindaco, al palazzo municipale dove Giusy Caminiti ha indossato per la prima volta la fascia tricolore circondata da tutti i candidati di Lista Civica per Villa e da tanti sostenitori che non hanno voluto mancare a questo primo adempimento formale, ma del quale il primo cittadino ha rimarcato la componente emozionale.
«Abbiamo camminato su strade diverse per tanto tempo – ha dichiarato Caminiti – ma ci siamo poi ritrovati con l’unico desiderio di cambiare Villa che amiamo profondamente e che merita di essere bella, vivace, di riappropriarsi della sua identità, della sua storia, della forza di amarsi, dove grazie sia solo una bellissima parola di gentilezza. Grazie per averci dato la possibilità di amministrare questo paese in maniera diversa» ha ribadito, non mancando di ricordare come si tratti di «una sfida importante, del giro di boa, dove è ammesso solo il cambiamento, che vogliamo realizzare all’insegna della condivisione, della trasparenza, dell’umiltà. Questa sarà l’amministrazione di tutti».
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