Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Reggio, il quadro della Madonna della Consolazione torna nella Basilica dell'Eremo - Foto

Il quadro della Madonna della Consolazione, la sacra effigie della Patrona, è tornato “a casa”, nella Basilica dell’Eremo. Ad accompagnarlo la tradizionale “salita”, la processione di ritorno dopo che lo scorso 14 settembre la Vara aveva compiuto il percorso inverso, la “discesa”, dall’Eremo alla Cattedrale. L’arcivescovo Giuseppe Fiorini Morosini, il clero, i rappresentanti delle istituzioni e centinaia di fedeli hanno dato vita al corteo questo pomeriggio fino al Santuario dei padri Cappuccini al grido di “Viva Maria”.

Il percorso del corteo si è snodato dalla Cattedrale, lungo il corso Garibaldi, fino al santuario dell'Eremo. L’appuntamento, inizialmente previsto per domenica scorsa, è stato rinviato a causa dell'allerta meteo che ha interessato la città dello Stretto. A prendere la decisione, sin dalla mattinata, era stato l’arcivescovo Giuseppe Fiorini Morosini che, viste le avverse condizioni meteorologiche, ha ritenuto sospendere la funzione affinché non venissero a crearsi problemi difficilmente gestibili.

Come ogni anno dunque, la domenica dopo il 21 novembre, festa della Presentazione di Maria al Tempio, il quadro della Madonna della Consolazione torna nella sua dimora abituale. Il quadro dell’avvocata del popolo reggino era stato portato in Duomo il 14 settembre scorso, in occasione dei solenni festeggiamenti per la festa della patrona della Chiesa reggina e in concomitanza con l’apertura dell’anno pastorale diocesano, dedicato alla tematica dell’impegno dei cattolici nella vita pubblica. In questo periodo, tutte le undici zone pastorali della arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova si sono alternate per condividere “il Pane e la Parola” durante la messa delle 17, presieduta dall’arcivescovo Morosini e concelebrata da tutti i parroci di ogni forania. Il culto della Madonna della Consolazione a Reggio, secondo gli storici, risale a una famiglia genovese che tra la fine del 1400 e l’inizio del 1500 si trasferì in riva allo stretto portandovi un’immagine di questa Madonna, alla quale era molto devoto.

Per custodire questo quadro fu costruita una cappelletta sulla collina detta “La Botte”, e i terziari francescani ne ebbero la custodia. In seguito alla venuta dei Cappuccini a Reggio, la custodia del quadro fu affidata ad essi. Nel 1547 il pittore reggino Niccolò Andrea Capriolo riprodusse, per incarico del nobile Camillo Diano, la primitiva immagine della Madonna, in un quadro di dimensioni notevolmente maggiori, e vi inserì le figure di S. Antonio e S. Francesco.

Il quadro originario venne trattenuto dalla famiglia Diano e di questo si persero le tracce in occasione del suo trasferimento a Malta. Nel 1569 sorse la prima chiesa sulla collina dell’Eremo e il culto si diffuse. Già nel 1576 i reggini proclamarono Maria della Consolazione Patrona della città, nel 1752 se ne confermò solennemente il patrocinio.

Il terremoto del 1908 distrusse la chiesa dell’Eremo e il convento che, subito dopo, vennero ricostruiti in maniera provvisoria. Solo nel 1965 venne inaugurato il nuovo santuario, fatto costruire da Mons. Giovanni Ferro e da allora, la nuova struttura ospita l'effigie.

Foto di Attilio Morabito

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia