È la prima volta di mons. Fortunato Morrone, da moderatore, all’inaugurazione dell’Anno giudiziario del Tribunale ecclesiastico interdiocesano della Calabria, così come per mons. Claudio Maniago, nuovo Arcivescovo di Catanzaro Squillace, presente a Reggio come moderatore del Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano di Appello. La cerimonia nell’Aula magna “Monsignor Vittorio Luigi Mondello” del Seminario arcivescovile Pio XI. Due le relazioni svolte nel corso dei lavori. Prima, mons. Vincenzo Varone, vicario giudiziale del TEIC, cui è seguita quella di mons. Erasmo Napolitano vicario giudiziale del Tribunale di Appello di Catanzaro. «C’è un po’ di palpitazione, per questo nuovo importante ruolo - ha dichiarato mons. Fortunato Morrone - È un momento importante per la Chiesa. Questo è il luogo dove amministriamo la giustizia, nel nostro caso strettamente legata alla Misericordia e la luce evangelica. Attenzioniamo le persone, le loro storie, le vicende matrimoniali che, ahimè, purtroppo falliscono, per le tante difficoltà, fatiche che ci sono. Per cui, cerchiamo di avere una luce superiore che illumina al di là dell’aspetto giuridico, le vicende e le pieghe e le piaghe di ogni persona». Sono sempre più numerose le coppie, in Calabria, che decidono di affidare le sorti della loro unione al giudizio della Sacra Rota della Calabria. Tuttavia all’aumento dei ricorsi corrisponde una maggiore efficienza del Tribunale ecclesiastico calabrese. Il quadro statistico dell’attività del 2021, mostra un incremento delle cause decise, 139 complessivamente, 39 in più rispetto al 2020. Cresce anche il numero delle cause terminate: 118 complessivamente, 19 in più rispetto all’anno precedente. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio