«Un luogo dove si respira l’odore della terra e il profumo del Cielo»: è quello che si propone di essere la Cittadella dell’Immacolata secondo il pensiero del Fondatore, padre Santo Donato. Una perla preziosa, incastonata tra le vette dell’Aspromonte e i lucenti riflessi della Costa Viola. Un luogo meraviglioso ancora forse troppo sconosciuto dagli stessi calabresi. Sorge a Bagnara Calabra, in località Ceramida, ed è sede di una florida comunità religiosa, composta da due istituti fondati nel 2000 dallo stesso padre Santo: i Piccoli Fratelli e le Piccole Sorelle dell’Immacolata. Il carisma della Fraternità che ci vive si ispira a San Massimiliano Maria Kolbe, martire di Auschwitz e «patrono dei nostri difficili tempi», come lo ha definito San Giovanni Paolo II. Ed è proprio dalla sua vita e dalla sua spiritualità che proviene l’ideale della Cittadella dell’Immacolata, un centro di evangelizzazione interamente consacrato alla Vergine Maria che vuole essere una riproposizione originale ed attuale delle Cittadelle dell’Immacolata realizzate San Massimiliano in Polonia e in Giappone. I Piccoli Fratelli e Sorelle dell’Immacolata si consacrano a Dio mediante i voti di castità, povertà e obbedienza, ai quali aggiungono il quarto voto del Totus tuus: il totale affidamento alla Vergine Maria. La storia la raccontiamo come prima puntata della nuova rubrica di Gazzetta del Sud che si occuperà delle parrocchie, delle comunità religiose, dei luoghi di culto. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio Calabria