«Il ponte si farà e la Biennale dello Stretto ne rappresenta una prima visione culturale». Parola del sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi che apre la due giorni di sintesi della prima edizione di quello che non è un evento ma un progetto, un cantiere aperto di idee. Ed è da questa “contaminazione” di saperi, di esperienze . «Un’idea piena di futuro» che di fatto rappresenta la premessa alla realizzazione dell’infrastruttura che «sarà l’ottava meraviglia, un’attrazione turistica, un’opera di ingegneria creativa suggestiva» dice Sgarbi che spezza una lancia a favore dell’arte, della cultura della Magna Grecia. «E se una mostra realizzata dal Museo e dalla Soprintendenza messinese negli anni scorsi ha tracciato la storia di Zancle e Rhegion – ha detto il direttore del MArRC, Carmelo Malacrino – la Biennale ha il merito di attualizzare questa visione dello Stretto come di un unico territorio».
Insomma attorno all’intuizione della Biennale cresce l’entusiasmo. E il sindaco metropolitano reggino, Carmelo Versace sottolinea: «Non si tratta di una conclusione, ma di un momento di sintesi di un grande percorso che però dovrà vedere le istituzioni locali più presenti. Ciascuno deve fare la sua parte, noi come Metro City ci siamo caricati di responsabilità. E stiamo lavorando per far inserire nella Finanziaria un emendamento per la Biennale».
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