Pasti caldi distribuiti ai bisognosi. Sono buoni all’assaggio, ma soprattutto prelibati per il significato che li “avvolge”. Nella “Locanda tre chiavi”, a prepararli sono otto ragazzi ospiti del Centro residenziale gestito a Prunella dalla Fondazione Marino per l’autismo. Aperto nel 2014 sotto forma di mensa sociale, il servizio persegue il doppio obiettivo di rispondere al disagio di numerose famiglie o singoli che, per cause varie, vivono in stato di necessità, offrendo loro gratuitamente un pasto caldo completo e di favorire l’inserimento nel mondo di lavoro dei ragazzi ospiti nel centro, in un ambiente ovviamente protetto.
Fino all’irrompere del Covid-19 la mensa fungeva proprio da locanda con tanto di posti a sedere nella saletta attigua alla cucina. I “clienti” erano serviti al tavolo da impeccabili camerieri, con la supervisione del personale della struttura. Una quarantina erano i pasti serviti tre volte la settimana, solo di mattina. Passata l’emergenza, durante la quale la saracinesca era rimasta abbassata, la mensa ha riaperto i battenti ma con modalità diverse. All’interno l’organizzazione è rimasta sempre uguale, è invece cambiata la fase di erogazione dei pasti che ora avviene con la modalità “take-away”. Modificato anche l’orario, spalmato sempre su tre giorni ma con apertura anche il pomeriggio. Tutto reso possibile dall’ampliamento del numero di “dipendenti”, passato da tre a otto: un autentico successo per le ricadute che l’attività è in grado di innescare in termini di autonomia acquisita da ognuno dei protagonisti: Antonio, Gaspare, Niní, Antonino, Giuseppe, Giulio, Enzo e Mirko.
Partito come una grande scommessa, il progetto mensa solidale si è rivelato una scelta più che azzeccata. Gli sforzi affrontati per reperire i locali, metterli a norma, arredarli di tutto punto con macchinari professionali, hanno rappresentato e continuano a rappresentare un peso non indifferente per il bilancio della Fondazione, ma la perfetta rispondenza del servizio alla finalità perseguita spinge ad andare avanti senza incertezza alcuna.
Nel campo dell’autismo la Fondazione Marino è ormai un punto di riferimento su scala nazionale. I risultati centrati, le battaglie condotte per la rivendicazione dei diritti dei soggetti affetti da autismo, la qualità degli interventi messi a punto con rigore scientifico, ne fanno un esempio da seguire. Tra l’altro la Fondazione sta per allargare ancora i suoi orizzonti con l’avvio delle attività nel centro semiresidenziale, struttura nuova di zecca, realizzata accanto alla residenza sanitaria attiva dall’agosto 2008.
Ogni anno, in occasione della giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo, la fondazione e il suo presidente, l’ingegnere Giovanni Marino sono coinvolti in iniziative di sensibilizzazione o di studio organizzate in vari parti d’Italia. L’ennesimo riconoscimento alla valenza e alla qualità dei servizi portati avanti arriverà dalla ministra per le disabilità Alessandra Locatelli, la cui presenza nel centro residenziale di Prunella è prevista per le 10 di domani. Conoscerà il mondo della “Fondazione Marino”, gusterà un rinfresco servito dai ragazzi e avrà l’opportunità di fare il punto della situazione sui passi in avanti fatti per la tutela completa e piena dei soggetti affetti da autismo e delle rispettive famiglie.
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