Reggina-Sudtirol 4-0
Marcatori: 35’pt. Fabbian, 46’pt. Majer, 16’st Pierozzi, 25’st. Lombardi.
Reggina 4-3-3: Colombi 6, Pierozzi 7, Cionek 6.5, Gagliolo 6.5, Di Chiara 7.5 (32’st. Giraudo st), Fabbian 7 (22 st Lombardi 6.5) Crisetig 6.5 (22’st Liotti 6), Majer 7, Canotto 6.5 (32’st Cicerelli sv), Menez 6.5 (35’st Gori sv), Rivas 6.5. All. D’Angelo (Inzaghi squalificato) 7.5.
Sudtirol: Poluzzi 6, De Col 5, Zaro 5, Curto 4.5, D’Orazio 5, Belardinelli 6, Pompetti 5.5 (33’st Marconi sv), Nicolussi Caviglia 5 (1’st Davi 5), Carretta 5 (1’st. Rover 5), Odogwu 5 (1’st Mazzocchi 5), Casiraghi 5 (26’pt Vinetot 5.5). All. Greco 5.
Arbitro: Rutella di Enna 6.
Note: Ammoniti: Odogwu, Crisetig, Curto, Fabbian, De Col, Mazzocchi, Pompetti. Al 24’ del primo tempo rosso diretto nei confronti di Curto per un intervento scomposto sulla caviglia di Fabbian. Calci d’angolo: 3-3. Recupero; 4’pt; 3’st. Spettatori 11.504 di cui 4.130 abbonati. Prima della partita, il patron Saladini e il presidente Cardona hanno donato una maglia amaranto celebrativa alla moglie ed ai familiari dello sfortunato cestista.
Reggio Calabria - Un debutto interno con i fiocchi. Di fronte a un pubblico delle grandi occasioni (in quasi dodici mila hanno affollato gli spalti del Granillo) la Reggina ha piegato in scioltezza il Sudtirol col punteggio di quattro a zero. Cancellato lo stop di Terni, gli amaranto hanno compiuto un bel balzo in classifica. Hanno convinto sul piano del gioco e possono adesso guardare con fiducia al difficile derby di sabato contro il Palermo. Nella serata in cui hanno incontrato qualche difficoltà gli attaccanti, ci hanno pensato centrocampisti e difensori a firmare il successo, agevolato della espulsione per doppia ammonizione di Curto, scattata al ventiquattresimo, sul punteggio di zero a zero e che ha costretto la squadra bolzanina a proseguire l'incontro in dieci. Sbloccata la partita con Fabbian, la Reggina è andata al raddoppio con Mayer a ridosso dell'intervallo ed ha poi dilagato nella ripresa con le reti di Pierozzi e Lombardi. E in un finale ormai senza storia ha sfiorato ripetutamente la quinta segnatura con Menez e Gori.
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