Nelle campagne di Reggio dall'alba alla notte per 350 euro al mese, le violenze e poi la denuncia - Video
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Sono partite dalla denuncia presentata da un bracciante romeno le indagini che hanno portato all'operazione "Dominus" condotta dai carabinieri della Compagnia di Palmi, con l'arresto di tre persone e la notifica ad altre due di un provvedimento di obbligo di firma. Nella denuncia, presentata nel settembre del 2017 alla Stazione dell'Arma di Sant'Eufemia d'Aspromonte, il bracciante romeno aveva descritto le condizioni di sfruttamento cui veniva sottoposto, insieme ai suoi colleghi, dai suoi datori di lavoro. Il bracciante, tra l'altro, aveva riferito di giornate di lavoro di 10-12 ore, compresa la domenica, e retribuite con una paga di un euro l'ora. I migranti, inoltre, venivano ospitati in alloggi di fortuna, malsani ed in precarie condizioni igienico-strutturali, ed in situazioni di grave promiscuità. Le indagini dei carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica di Palmi, diretta da Ottavio Sferlazza, hanno portato poi alla scoperta dei due episodi di violenza sessuale di cui sono rimaste vittime altrettante donne impiegate nei lavori agricoli ad opera, rispettivamente, di uno dei responsabili dell'attività di sfruttamento e di un altro bracciante. Gli indagati sono Antonino Violi cl. 54 di Sant’Eufemia d’Aspromonte; Giuseppina Zagari cl. 58 di Sant’Eufemia d’Aspromonte; Luigi Violi cl. 37 di Sant’Eufemia d’Aspromonte; Concetta Cannizzaro cl. 44 di Sant’Eufemia d’Aspromonte; Dobrea Vasile cl. 82 all’epoca dei fatti domiciliato a Sant’Eufemia d’Aspromonte. I lavoratori hanno indicato l’inumano orario di lavoro al quale sono stati quotidianamente sottoposti, dalla mattina e sino alle 22. Venivano sfruttati per una paga di circa 400 euro al mese. Inoltre, le dichiarazioni delle persone offese hanno permesso di far emergere condizioni abitative assolutamente degradanti. Nel corso delle perquisizioni presso le proprietà dei coniugi Antonino Violi e Giuseppina Zagari sono stati rinvenuti un fucile a pompa e 3 pistole di vario calibro in buono stato di conservazione, con matricola abrasa e complete di relativo munizionamento nonché una somma contante di oltre 30.000 euro in banconote di vario taglio.