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Vasta operazione contro il caporalato a Gioia Tauro, i carabinieri "Tuteliamo i deboli"

I carabinieri di Reggio Calabria hanno condotto una vasta operazione contro il caporalato nella Piana di Gioia Tauro. La rete di malviventi di origine africana sfruttava il lavoro dei connazionali e costringeva le donne a prostituirsi.

L'inchiesta ha colpito una rete di caporali, composta da cittadini extracomunitari di origine centrafricana all'epoca dei fatti domiciliati nella baraccopoli di San Ferdinando e a Rosarno.

"È un'importante operazione svolta dai carabinieri di Gioia Tauro - afferma il tenente colonnello Andrea Milani comandante gruppo carabinieri di Gioia Tauro -, che da un lato conferma l'impegno dell'arma nella lotta al caporalato, e dall'altro testimonia, ancora una volta, il ruolo fondamentale della stazione carabinieri quale presidio a tutela delle fasce più deboli".

I malviventi, d'accordo con i titolari di aziende agricole e cooperative del settore della raccolta e della vendita di agrumi nella Piana di Gioia Tauro, svolgevano attività di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro ai danni di braccianti agricoli extracomunitari. Favorivano, inoltre, lo sfruttamento della prostituzione di donne africane.

 

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