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Reggio, i parrucchieri pronti a riaprire. Martedì 13 aprile la ripartenza? - VIDEO

Dopo la protesta di ieri e l'incontro in Prefettura, i parrucchieri reggini annunciano ancora battaglia: "Questa settimana rimarremo chiusi, ma martedì 13 aprile riapriremo senza alcun dubbio"

"Aprire o morire: #ioapro". E' questo lo slogan scelto dal comparto parrucchieri ed acconciatori di Reggio Calabria che ieri si sono ritrovati a manifestare il proprio dissenso contro la zona rossa. Vogliono ritornare a lavorare, ad esercitare la loro professione e sono pronti a riaprire già da martedì 13 aprile.

"Volevamo aprire già da oggi - afferma ai nostri microfoni Rosalba Pizzi, presidente della Federazione dei Professionisti del Benessere - ma alla fine dopo l'incontro in Prefettura abbiamo concordato di rimanere chiusi anche in questa settimana".

In ogni caso, anche se la Calabria dovesse rimanere zona rossa anche la prossima settimana (ed in tal senso c'è un'ordinanza della Regione Calabria che dispone la zona rossa fino al 21 aprile), i parrucchieri reggini riapriranno martedì prossimo. A confermarlo è la stessa Pizzi: "Assolutamente sì, noi siamo pronti a riaprire e lo faremo perchè abbiamo già aspettato troppo. I ristori non sono arrivati, la cassa integrazione ai miei dipendenti la sto anticipando io. C'è un problema molto rilevante - sottolinea ancora la Pizzi - riguardo alla piaga dell'abusivismo dilagante con tanti ad esercitare la professione di parrucchieri nelle case delle persone. E ancora, come faremo a garantire sicurezze ai nostri dipendenti quando da giugno riprenderanno i licenziamenti? In molti stanno sottovalutando questo aspetto".

Confesercenti chiede risposte. Venerdì tavolo tecnico in Prefettura

Una delegazione di Confesercenti Reggio Calabria, composta dal presidente Claudio Aloisio e dal direttore Franco Rogolino, è stata ricevuta stamattina dal prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani. Gli esponenti di Confesercenti hanno chiesto l’incontro per presentare l’iniziativa nazionale di Confesercenti, «Portiamo le Imprese fuori dalla Pandemia», una giornata di mobilitazione diffusa per dare voce, attraverso iniziative in tutte le regioni italiane, alle necessità e alle richieste delle attività economiche: sostegni adeguati alle perdite realmente subite e ai costi fissi sostenuti, credito immediato e un piano per permettere alle imprese di riaprire in sicurezza. Proposte che sono oggetto di una petizione online, che è possibile sottoscrivere su www.confesercenti.it. Il prefetto ha ricevuto Aloisio e Rogolino alle 10:30. L’incontro è durato un’ora nel corso della quale i rappresentanti di Confesercenti hanno chiesto di armonizzare le azioni delle forze dell’ordine impegnate a far rispettare le regole contro il contagio del Covid-19. In particolare, Confesercenti ha chiesto al prefetto che imprenditori e ristoratori siano messi in grado di capire esattamente cosa devono fare per rispettare le regole e che vi sia un’uniformità di interpretazione di quelle stesse regole da parte di chi è deputato ai controlli. A tal proposito il prefetto Mariani ha indetto per venerdì un tavolo tecnico con i rappresentanti delle forze dell’ordine e delle categorie interessate. Confesercenti ha anche paventato al prefetto il rischio che l’economia sia fagocitata dalla 'ndrangheta in un momento in cui c'è un così diffuso bisogno di denaro.

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