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Zona rossa a Reggio, Corso Garibaldi semivuoto. La voce di cittadini e commercianti - VIDEO

La zona rossa nella città metropolitana, una studentessa: "Dopo un anno non ce la facciamo più". Il racconto di un mercoledì d'aprile nella voce dei reggini

La zona rossa colpisce e si fa sentire anche a Reggio Calabria. Quasi tutti i negozi di corso Garibaldi chiusi, aperti solamente tabacchi, edicole, bar, negozi di abbigliamento per bambini e poco altro.

Alle 10 del mattino sulla via principale della città metropolitana c'è un insolito silenzio: alcuni anziani seduti sulle panchine, alcuni in giro tra una commissione e l'altra, altri pronti a sorseggiare un buon caffè, ma rigorosamente d'asporto. C'è poi chi, soprattutto sul lungomare, ne approfitta per un giro in bici e per fare corsa nonostante il forte vento.

E' una Reggio ferita, dunque, così come le altre città calabresi. La zona rossa non lascia scampo a nessuno e si va avanti per come si può: i bar vivacchiano con l'asporto, i negozi rimasti aperti sperano che qualcuno possa farsi vivo nel proprio locale. I poliziotti in moto controllano, ma la sensazione è che Reggio, così come molte altre città, stia vivendo un momento di crisi che nessuno ancora riesce a quantificare in termini di danni non solo economici, ma anche morali, che i cittadini stanno subendo.

E anche la primavera, che fatica a farsi intravedere, si fa ancora attendere.

 

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