I carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, al termine di specifici servizi di controllo del territorio, hanno deferito in stato di libertà otto persone, delle quali due straniere.
Le attività di controllo hanno riguardato un’autocarrozzeria di Rosarno: totalmente irregolare la situazione che si è palesata all’atto dell’accesso, con cinque persone irregolari su cinque, delle quali una straniera, non in regola con il permesso di soggiorno: deferiti in stato di libertà il titolare, italiano, non presente all’atto dell’accesso. L’azienda, attesa la presenza del 100% di lavoratori in nero, è stata chiusa dai Carabinieri.
A Laureana di Borrello, deferito in stato di libertà il titolare di un’altra ditta, per aver installato un impianto di videosorveglianza interno senza la preventiva autorizzazione; in questo caso, all’atto della verifica era presente una donna, italiana, impiegata “in nero”, destinataria del reddito di cittadinanza: la stessa è stata segnalata per la sospensione del sussidio.
Nei due controlli, sono state elevate sanzioni penali ed amministrative per circa 24.000 euro.
I Carabinieri inoltre, nel corso dell’esecuzione dei consueti posti di controllo lungo le principali vie di comunicazione, hanno proceduto a deferire in stato di libertà per “guida in stato di ebbrezza” due italiani, trovati alla guida con tasso alcolemico oltre i limiti di legge: nei controlli, sono state identificate 157 persone su 66 mezzi, ed elevate 25 contravvenzioni al codice della strada per un importo totale di euro 5.000 circa.
Posti sotto osservazione anche i soggetti destinatari di misure cautelari e di prevenzione: ed infatti, in un paio di casi, i Carabinieri hanno proceduto a deferire in stato di libertà due soggetti, il primo rientrato nella propria abitazione oltre gli orari stabiliti dall’Autorità Giudiziaria, il secondo trovato nei pressi della propria abitazione dove sarebbe dovuto rimanere, secondo quanto disposto dal provvedimento della sorveglianza speciale cui era sottoposto.
A San Ferdinando, i Carabinieri hanno deferito in stato di libertà per furto in abitazione una coppia di cittadini rumeni, i quali avevano trafugato alcuni oggetti e vestiti dall’abitazione di un altro connazionale, allontanandosi successivamente.
A Rosarno, dopo alcune verifiche, è emerso che un professionista, ancorché destinatario del provvedimento di quarantena emesso dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria, non solo si era allontanato dalla propria abitazione -venendo per questo sanzionato- ma aveva provveduto ad aprire il proprio studio dentistico: in questo caso, con il supporto della polizia locale, i Carabinieri hanno provveduto ad una nuova sanzione amministrativa e alla chiusura provvisoria dell’attività per 5 giorni.
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