Reggio

Lunedì 25 Novembre 2024

La 'Ndrangheta nel settore scommesse online: confisca da 3mln a due imprenditori reggini

Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, unitamente a personale dello S.C.I.C.O., con il coordinamento della locale Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia diretta da Giovanni Bombardieri, stanno dando esecuzione - in Toscana, Lazio e Calabria - ad un provvedimento emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria che dispone l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale della confisca di beni - per un valore complessivamente stimato in oltre 3 milioni di euro - riconducibili a due imprenditori reggini, operanti prevalentemente nel settore dei giochi e delle scommesse. La figura criminale degli imprenditori era emersa nell’ambito dell’operazione “Galassia” nei confronti di un sofisticato ed altamente remunerativo sistema criminale, finalizzato all'illecita raccolta di scommesse on-line, avente la base decisionale ed operativa a Reggio Calabria e ramificazioni anche all’estero tramite società con sedi a Malta, in Romania, in Austria e in Spagna. Tali società avrebbero agito mediante un sistema di guadagno a “cascata”, dal master, vertice della piramide e promotore dell’organizzazione, all’end user, il giocatore finale. L’associazione avrebbe avuto collegamenti con la ‘ndrangheta, alla quale garantiva una parte dei proventi in cambio di protezione e diffusione dei brand on line e in esercizi commerciali locali. Infine, i punti affiliati trasferivano le somme incassate alla direzione amministrativa dell’associazione allocata all’estero, sottraendole all’imposizione fiscale italiana. Quanto alle società con sede legale in Austria e Malta, esse, di fatto, avrebbero operato in Italia attraverso una stabile organizzazione, costituita da plurimi punti commerciali distribuiti sul territorio e dediti alla raccolta di puntate su giochi e scommesse, attraverso siti non autorizzati, tra i quali quelli gestiti dagli indagati. Nello specifico, questi ultimi avrebbero svolto – allo stato del procedimento e fatte salve successive valutazioni in merito all’effettivo e definitivo accertamento della responsabilità – il ruolo di capi, promotori e gestori di un sito internet attraverso il quale esercitavano sul territorio nazionale la raccolta di puntate nell’ambito del descritto sistema illecito. L’attività in questione, anche valorizzando le risultanze delle pregresse indagini, ha consentito di rilevare, attraverso una complessa e articolata attività di riscontro, anche documentale, il patrimonio direttamente e indirettamente nella disponibilità dei proposti, il cui valore sarebbe risultato sproporzionato rispetto alla capacità reddituale manifestata. Nel mese di giugno 2021 la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria ha disposto, di conseguenza, il sequestro del patrimonio riconducibile ai medesimi imprenditori e, successivamente, riconoscendo la validità dell’impianto indiziario, con il provvedimento in esecuzione ha decretato - allo stato del procedimento ed impregiudicata ogni diversa successiva valutazione nel merito - l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale della confisca dell’intero compendio aziendale di 4 società operanti nei settori ludico ed immobiliare, 11 fabbricati, 3 terreni e disponibilità finanziarie, per un valore complessivamente stimato in oltre 3 milioni di euro.

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