Il contesto storico è particolarmente difficile per famiglie ed imprese. Prima la pandemia, poi la guerra in Ucraina, e ancora l'aumento esorbitante dei costi con prezzi alle stelle ed un'inflazione che non toccava certe cifre da quasi quarant'anni. Il rischio è che il già sfilacciato sistema produttivo calabrese possa stopparsi in maniera irreversibile con conseguenze inimagginabili per la già povera economia della regione. Di fronte al caro energia, alle bollette impazzite e con la stagione dell'autunno e dell'inverno alle porte, urgono risposte tangibili per famiglie ed imprese arrivate, senza usare mezzi termini, alla canna del gas. Sono le piccole e medie imprese a soffrire in questo delicato momento. Occorre tenere la barra dritta e resistere in attesa di tempi migliori. Lo sa bene Santo Forti, amministratore unico della Attina&Forti, storica azienda di Reggio Calabria (con sede nella zona industriale di Villa San Giovanni) che opera nel campo della gastronomia. "Il problema riguarda - sottolinea Forti - ovviamente il caro energia, ma in generale gli aumenti a tutto tondo che abbiamo registrato negli ultimi mesi. Noi per fortuna abbiamo investito anni fa nel fotovoltaico: abbiamo registrato l'aumento delle bollette, ma anche l'introito dettato proprio dal fotovoltaico. Ciò nonostante con consumi invariati ci siamo ritrovati bollette più che raddoppiate o triplicate. Ma non possiamo parlare solo di energia, ma tutto ciò che riguarda la nostra produzione abbiamo registrato aumenti pari a più del doppio. Noi dobbiamo ringraziare i nostri clienti, abbiamo il loro sostegno. Ma nei mesi scorsi abbiamo avuto difficoltà con la produzione: l'olio da 75 centesimi è arrivato a 3 euro. Abbiamo evaso l'ordine di un cliente pronto a pagare anche in anticipo, lo abbiamo fatto per mantenere il contatto. Ci confrontiamo nelle sedi istituzionali per capire cosa si può fare. Bisogna creare delle barriere, un tetto per cui non possiamo pagare a questo livello un determinato prodotto e quindi dobbiamo avere riduzioni sull'iva. La nostra azienda opera a livello famigliare dal 1931 dando sostegno a più di 30 famiglie che collaborano con noi. Bisogna intervenire subito sulle cartelle, sugli interessi che si vanno a pagare e sul costo delle accise dei carburanti. In ogni caso siamo fiduciosi sapendo che possiamo contare solo sulle nostre forze. Il problema non ce lo risolverà nessuno, dobbiamo lottare da buoni calabresi ed italiani. La politica stenta a fornire risposte ed è per questo che dobbiamo avanti da soli auspicando sempre che ci sia un intervento di chi può fare qualcosa per agevolarci in questo momento veramente difficile".