Un latitante, Domenico Polimeni, 69 anni, di Oppido Mamertina (Reggio Calabria), è stato arrestato dai carabinieri a Paola. E' stato rintracciato in un appartamento nella zona periferica di Paola. Nell'abitazione i carabinieri hanno trovato anche due pistole che sono state sequestrate. Polimeni e la moglie sono accusati anche di detenzione illegale di armi. Le due figlie invece sono state accusate per procurata inosservanza del provvedimento di cattura del latitante. Le indagini per l'arresto del latitante sono iniziate da diverso tempo. Ieri sera i carabinieri hanno notato una delle due figlie di Polimeni che si è allontanata da Oppido Mamertina ed ha raggiunto l'appartamento di Paola dove si trovava il padre, la madre ed una sorella. I carabinieri quando hanno avuto la certezza della presenza del latitante hanno deciso fare irruzione nell'appartamento. All'operazione hanno partecipato i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Reggio Calabria ed i militari della compagnia di Sellia Marina (Catanzaro). Le indagini sono state coordinate dal procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria, Michele Prestipino, e dal pm, Alessandra Cerreti.
Le indagini sulla faida tra le cosche della 'ndrangheta in corso da anni a Oppido Mamertina (Reggio Calabria) hanno portato all'arresto del latitante Domenico Polimeni, di 69 anni, ricercato dal 1998 perché deve scontare una condanna all'ergastolo per omicidio. Nell'operazione compiuta dai carabinieri di Reggio Calabria sono state arrestate anche la moglie del ricercato, Sara Diodati, 58 anni, e le due figlie, Fortunata ed Elisa Polimeni, di 34 e 20 anni. Polimeni, che è ritenuto dagli investigatori un elemento di spicco della cosca Mazzagatti, è ritenuto l'autore degli omicidi di Antonio Gugliotta, Antonio Gangemi e Angela Bonarrigo, compiuto nell'agosto del 1997. La faida che da anni è in corso ad Oppido Mamertina ha avuto inizio negli '90 a causa di una forte rivalita' tra le cosche della 'ndrangheta che si contendevano il controllo delle attivita' illecite. E proprio nella faida che Domenico Polimeni ed il cognato Giuseppe Mazzagatti uccisero Gugliotta, Gangemi e Bonarrigo. L'anno successivo ci fu poi la 'strage di Oppido' nella quale furono assassinati Giovanni Polimeni, figlio del latitante arrestato, ed il nipote di quest'ultimo, Vittorio Rustico, che erano gli obiettivi mentre rimasero uccisi casualmente Giuseppe Biccheri e la nipotina di otto anni. Dopo la strage le cosche trovarono una intesa e ci fu una tregua che è durata fino all'anno scorso quando improvvisamente sono ripresi nuovamente gli omicidi. Nell'ultimo anno, infatti, sono state assassinate cinque persone.
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