La preannunciata riforma dell’ARSSA, l’agenzia regionale dei servizi in agricoltura al vaglio del consiglio regionale, non piace alla CGIL che ha indetto una assemblea con i lavoratori dell’ex Esac impresa e delle cosiddette attività non connesse, al termine della quale è stata decisa la mobilitazione permanente insieme ai dipendenti dell’Afor, altro ente interessato dalla riforma, con un presidio domani in consiglio regionale. Da Cosenza partiranno circa cinquecento lavoratori.
I lavoratori hanno rivolto un appello ai consiglieri regionali del centrosinistra chiedendo di fare chiarezza sulle loro intenzioni di voto rispetto alla contro-riforma dell’Arrsa e dell’Afor e invitandoli a dire no al provvedimento. Appello esteso anche ai consiglieri regionali di centrodestra che hanno a cuore le sorti dei lavoratori e della provincia di Cosenza.
“La contro-riforma messa in campo dall’amministrazione Scopelliti contiene molti elementi che lasciano a dir poco perplessi – ha detto Giovanni Donato, segretario generale della Cgil di Cosenza - a cominciare norma, anticostituzionale, sulla pianta organica dell’Agenzia che consente al direttore generale di proporre in maniera discrezionale alla giunta regionale il trasferimento di altro personale dell’Arssa in liquidazione’”.
Donato ha concluso ricordando i dubbi sulla copertura finanziaria della contro-riforma espressi da molte forze politiche e persino dal dirigente del settore bilancio Pietro Manna.
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