Il meccanismo all'origine del terremoto di magnitudo 4,6 avvenuto la notte scorsa alle 1,12 nella zona dello stretto di Messina è diverso da quello che ha scatenato i devastanti terremoti del 1905 e del 1908. E' quanto emerge dalle prime analisi condotte dagli esperti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). "Sono in corso le prime analisi ed è ancora presto per avere un quadro sufficientemente chiaro", ha detto il funzionario di Sala sismica Claudio Chiarabba. "Il terremoto - ha aggiunto - è avvenuto poco distante dalla costa, a meno di dieci chilometri. E' stata una scossa importante, ma avvenuta a grande profondità, 45,4 chilometri". Quello che è chiaro, ha rilevato, è che la scossa non è avvenuta nelle strutture superficiali della crosta terrestre legate ai terremoti dei primi del '900. ''Questo - ha aggiunto - non significa però che non possa esserci una relazione". A generare il terremoto è stata una delle numerose microplacche che costellano la zona a Nord della Sicilia e che formano un vero e proprio 'puzzle'. Una di queste piccole placche si è spostata verso Nord-Ovest scivolando al di sotto dell'Arco Calabro. Finora, ha detto ancora Chiarabba, "non ci sono state repliche di questo terremoto e al momento la nostra ipotesi è che non ve ne saranno". Tuttavia non si può escludere che altre scosse possano essere originate da altre microplacche. ______________________________ La terra trema nello Stretto di Messina 'scuotendo' decine di comuni e allarmando gli abitanti delle zone interessate, ma senza procurare danni a cose o persone. E' successo la notte scorsa, all'1.12, quando un evento di magnitudo 4.6 ha svegliato gli abitanti di numerosi centri di Calabria e Sicilia. Il sisma ha fatto 'vibrare' moltissimi edifici, che hanno però retto al rilascio di energia che è avvenuto in mare, a 45,4 chilometri di profondità: una notevole distanza con le terre emerse che ha 'attutito' la reale portata della scossa. La distanza dell'ipocentro dalle coste è stato localizzato a un chilometro da Scilla, in provincia di Reggio Calabria, e a 4 km da Fiumara, nel Messinese. Il terremoto, che non ha avuto scosse di assestamento né che lo hanno preceduto, è stato nettamente avvertito. Soprattutto nei comuni della costa Ionica Calabrese molte persone sono scese in strada, allarmate. I centralini dei vigili del fuoco e delle forze dell'ordine sono stati presi d'assalto da cittadini preoccupati per avere informazioni. Nessuna scena di panico ma allarme anche a Messina, soprattutto nella zona centrale della città, dove qualche famiglia ha lasciato la propria abitazione. L'evento è stato avvertito anche a distanza dall'ipocentro: fino a Cosenza, in Calabria, e oltre Catania, in Sicilia, soprattutto dagli abitanti di ultimi piani e attici di palazzi alti. Nella notte sono scattati gli accertamenti da parte della Protezione civile nazionale e dei Comuni interessati, ma non sono stati registrati danni a cose e persone. Ispezioni sono ancora in corso per verificare possibili danni a strutture pubbliche, ma non risultano lesioni importanti.