
La gara era già partita male, nel giorno fissato per l’apertura delle buste (a giugno scorso) era stato rinviato il tutto per questioni inerenti la composizione della commissione di valutazione delle offerte. Quando il tutto sembrava sanato è arrivato un altro macigno che ha costretto la Mediterranea a chiedere in via cautelare il blocco della procedura. Il motivo è l’intervenuta operatività di una legge regionale che impone alle amministrazioni di avviare i lavori sulle opere pubbliche già in fase di gara alla data della sua entrata in vigore entro il prossimo primo ottobre. In sostanza i lavori a Feo di Vito dovrebbero iniziare alla fine del prossimo mese, ma questo è improbabile e l’Università ha pensato bene di tutelarsi prima dell’apertura delle buste e di un eventuale affidamento della procedura di quasi dieci milioni di euro. E per questo ha chiesto la sospensione temporanea della gara e si è subito attivata, unitamente alla Regione, per cercare di aggirare l’ostacolo e portare a termine l’importantissima opera che consentirà agli studenti fuori sede di alloggiare in città aumentando così il bacino d’accoglienza.
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