La Guardia di finanza,in collaborazione con l'agenzia delle Dogane e l'ufficio centrale antifrode di Roma, ha sequestrato nel porto di Gioia Tauro 176 chilogrammi di cocaina purissima. L'operazione è stata coordinata dalla Dda di Reggio Calabria. La droga era in un container in transito sbarcato dalla nave Csav Brasilia proveniente dal Cile e formalmente destinato a Bologna. La cocaina sequestrata avrebbe fruttato circa 38 milioni di euro.
L'operazione, condotta dal procuratore aggiunto Michele Prestipino Giarritta e dal sostituto procuratore Alessandra Cerreti, della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, in stretto e costante coordinamento con la Procura della Repubblica di Palmi, s'inquadra nell'ambito di una più vasta attività di polizia giudiziaria. L'attività di indagine ha consentito, dopo una serie di incroci documentali e successivi, meticolosi controlli su numerosi container in transito nel porto di Gioia Tauro, realizzati anche attraverso l'impiego di apparecchiature scanner in uso alla Dogana, di individuare il carico di droga, formalmente destinato a Bologna e proveniente dal Cile. La cocaina era contenuta all'interno di quattro borsoni occultati nel carico, divisa in 153 panetti di droga, per un peso complessivo di 176 chilogrammi di cocaina di elevata qualità e purezza. L'operazione odierna - spiegano le Fiamme Gialle - conferma, ancora una volta, come il porto di Gioia Tauro continui a rivelarsi uno snodo centrale nelle rotte dei traffici illeciti di sostanze stupefacenti provenienti dal Sud America. Da inizio 2012 è stato sottoposto a sequestro un quantitativo complessivo di droga pari a complessivi 1.823 chili circa di cocaina, che si aggiungono alla tonnellata di cocaina sottoposta a sequestro nel corso del 2011.
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