
«Ma nonostante ciò – prosegue la nota – la Squillacioti continua a fare orecchie da mercante. Nonostante gli sforzi messi in campo nel tentativo di fronteggiare il costo del carburante e delle polizze assicurative, delle riparazioni dei veicoli e quant’altro, siamo arrivati ormai al limite. Già lo scorso 4 giugno – continua Vadalà – ho comunicato al dg dell’Asp di Reggio, al prefetto, al direttore del pronto soccorso, al responsabile 118 di Reggio e al Dipartimento sanità della Regione, che se non avessi ricevuto in tempo utile i fondi destinati all’associazione, avrei dovuto sospendere i servizi per i trasporti sanitari secondari e d’emergenza.
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