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Depurazione, 50 mln
per il completamento

Un investimento complessivo di oltre cinquanta milioni di euro, di cui quindici provenienti da risorse private con il meccanismo del financing project, sono state destinate dalla Regione "per ottimizzare e completare - ha detto il presidente Giuseppe Scopelliti nel corso di una conferenza stampa - l'attuale schema depurativo e, soprattutto affrontare il tema della delocalizzazione in zone più idonee sotto il profilo urbanistico ed ambientale degli impianti di depurazione  di Ravagnese e di Gallico" a Reggio Calabria.

L'incontro con i giornalisti è stato introdotto dal vicepresidente del Consiglio regionale, Alessandro Nicolò, presenti i consiglieri Giovanni Nucera e Candeloro Imbalzano, e l'assessore alle Attività produttive, Antonio Caridi. "La politica dei fatti del presidente Scopelliti - ha detto Nicolò - si traduce in gesti di grande attenzione per Reggio e per tutta la regione, a fronte di chi, invece, preferisce cavalcare la polemica fine a se stessa, rifiuta le regole della democrazia, un atteggiamento questo, che rischia di contribuire alle logiche di chi vuole elidere, in maniera occulta e palese, con un colpo di spugna un periodo di crescita e di grande coesione sociale che incontestabilmente Reggio ha vissuto".
"E' una particolare attenzione alla città di Reggio - ha detto Scopelliti - ma voglio ancora ricordare che le risorse programmate per questo importantissimo settore ammontano ad oltre 217 milioni di euro complessivamente e sono stati altresì proposti due interventi, che i tecnici ritengono risolutivi, per importanza e criticità, che riguardano il completamento dello schema consortile della città di Catanzaro ed il disinquinamento della fascia costiera vibonese".

"La Calabria - ha sostenuto ancora il presidente della Regione - era sotto infrazione comunitaria dal 2005, e nessuno di coloro i quali adesso soffiano sul fuoco della polemica, aveva mosso un dito per proporre una soluzione. Forse perché, all'epoca, il sindaco di Reggio era Giuseppe Scopelliti e, di conseguenza, a questa città non doveva essere dato nulla, fatto sta che i protagonisti in negativo di allora, lo sono anche adesso. Noi ed il Comune di Reggio abbiamo preferito lavorare in silenzio, ed abbiamo compreso le giuste proteste dei cittadini di Ravagnese, ma abbiamo trovato le risorse adeguate per chiudere, con grande beneficio della città, questa delicata partita. Questo è il 'modello Reggio' e non altro quello che invece qualcuno ha in mente di cancellare, frutto di impegni sinergici con gli enti locali per il bene comune e per fare stare meglio i nostri concittadini".

Il sindaco Demetrio Arena, nel suo intervento, ha detto che "i depuratori di Gallico e Ravagnese sono stati realizzati nei posti sbagliati, in una logica degli anni '70. Se per Gallico ci sono indicazioni tecniche piu' affrontabili, nel senso che l'amministrazione sta già valutando il potenziamento del depuratore di Concessa, per Ravagnese, invece, fermo restando gli interventi necessari per mitigare le condizioni negative attuali, è necessario procedere ad una valutazione tecnica più approfondita per tutta una serie di fattori urbanistici ed ambientali. Voglio però sottolineare - ha aggiunto Arena - che a fronte di questo impegno straordinario del Presidente Scopelliti per la nostra città, c'é chi continua a condurre una lotta tribale, anziché praticare il confronto costruttivo, una logica che danneggia tutti e non solo una parte della società reggina".

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