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Avrà giustizia dopo
31 anni il bimbo
travolto dal taxi

giustizia

La vittima, un bimbo di appena tre anni di età, fu travolto ed ucciso da un taxi-killer 28 anni fa. E la sua famiglia avrà giustizia nel 2015. A 31 anni di distanza. Rimbomba da Rosarno l’ennesima storia di malagiustizia, con una semplice famiglia costretta ad aspettare il 26 marzo 2015, il giorno in cui è stata fissata l’udienza davanti ai giudici
della Corte d’appello di Reggio Calabria per il risarcimento civile della morte di Angelo Cirimele, un angioletto travolto da un taxi che viaggiava a folle velocità, mentre giocava a bordo strada. Anche quel giorno il bimbo sostava, gironzolava, giocava, sugli ipotetici marciapiedi della provinciale Taurianova-Rosarno, una delle tante strade della provincia tirrenica di Reggio Calabria costruite senza osservare gli standard più elementari in tema di sicurezza. Angelo era lì quel pomeriggio, ad una manciata di metri dall’abitazione dove ancora oggi vive la sua famiglia. Una tragedia senza confini che ci riporta indietro con la memoria a un maledetto pomeriggio di primavera. Si consuma il 4 maggio 1984 l’ultima pagina della vita terrena di Angelo. Quel taxi non gli ha lasciato scampo, travolgendolo e sbattendolo lontano dai suoi giochi per una ventina di metri.  

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