La multinazionale francese Veolia, concessionaria del sistema dei rifiuti nel comprensorio denominato “Calabria Sud”, non ha più soldi per garantire la piena efficienza degli impianti rsu e per questo ha deciso di interrompere le attività da qui a qualche giorno: precisamente il 27. Il mantenimento dei livelli minimi di sicurezza e della tenuta dell’inceneritore di Gioia Tauro e degli impianti di compostaggio degli altri comuni calabresi è a rischio. A dare questa notizia, rimandando a una nota arrivata nella giornata di ieri in tutti i siti di Crotone, Rossano, Gioia Tauro, Siderno e Reggio Calabria, sono stati i rappresentanti sindacali della Cgil Mina Papasidero e della Uil Giuseppe Rizzo al termine di una giornata fitta di incontri a Catanzaro per discutere del problema. Le avvisaglie c’erano tutte: da mesi, da quando cioè la società ha deciso di lasciare l’Italia, si naviga a vista: manca il bando per scegliere il soggetto che gestirà nel futuro gli impianti e ancora è pendente il procedimento fallimentare davanti al tribunale di La Spezia.
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