Il provvedimento è contenuto in due delibere che spiegano il senso della scelta. Nella prima si sottolinea, preliminarmente, «l’esigenza del Bilancio di assicurare idonee fonti di finanziamento per le spese correnti» riferita soprattuttoi a tre elementi: «l’aumento dei prezzi di mercato per acquisto di beni e servizi (gasolio, energia elettrica, beni di consumo); la riduzione nell'esercizio 2012 dei trasferimenti erariali per tagli da parte del Governo centrale pari a circa 18 milioni di euro; la necessità di garantire i servizi istituzionali (pubblica illuminazione, manutenzione scuole) e sociali». Tutto ciò premesso, la percentuale dell'aliquota addizionale comunale Irpef viene determinata nella misura dello 0,8 per cento. Nel secondo caso il ragionamento muove da uno sguardo di carattere generale sullo stato finanziario di Palazzo San Giorgio e porta alla identica conclusione
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