Con una breve nota inviata al giornale, la famiglia ha dichiarato di «prendere le distanze da tutte le dichiarazioni rese dal proprio congiunto, Giuseppe Costa, e di non condividere la posizione del suddetto». La notizia del pentimento di Giuseppe Costa, dal 1993 in carcere, risale a domenica. Dagli ambienti giudiziari non sono trapelate indiscrezioni sul contenuto delle prime dichiarazioni rese dal boss sidernese al procuratore aggiunto Nicola Gratteri che in due circostanze si è recato nel carcere di Padova
per sentirlo.