Per la prima volta da quando è in funzione, il termovalorizzatore di Gioia Tauro, unico impianto del genere in Calabria, è chiuso. All’interno dell’impianto, così come in quelli
di Reggio Calabria, Siderno, Rossano e Crotone, doveva già operare a pieno regime la società “Ecologia Oggi” scelta dal commissario per l’emergenza rifiuti Vincenzo
Speranza al posto di Veolia. Ma di questa società nessuna traccia. Solo una comunicazione al personale: le assunzioni saranno a scaglioni e, soprattutto, a tempo determinato. Al momento, secondo la ditta di Lamezia Terme, sarebbero da richiamare dalla cassintegrazione solo 50 dipendenti su 160. Ciò, nonostante il verbale di accordo, raggiunto dopo la decisione di Veolia di fuggire dalla Calabria lo scorso 23 novembre. Il risultato, al momento, è: siti di smaltimento nel settore “Calabria Sud” fermi ed emergenza spazzatura che rischia di inghiottire mezza regione. Ieri si sono susseguiti incontri tra il commissario e la società e poi tra i sindacati e la stessa “Ecologia Oggi”. In serata una soluzione è stata trovata: la ditta si è impegnata a impiegare tutto il personale, che probabilmente già da domani sarà collocato in mobilità, consentendo a “Ecologia Oggi” di avere sgravi sul pagamento ai lavoratori. Ma per sbloccare questo passaggio serve l’ok di Veolia.
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