
Come comprare una macchina nuova e tenerla posata in garage. È un parallelo che ben calza quello che potrebbe essere utilizzato per spiegare il paradosso del mancato funzionamento o utilizzo di alcune telecamere di video sorveglianza di proprietà del Comune di Palmi, installate da tempo ma che, pare, non siano correttamente in funzione. L’ultimo caso limite, la devastazione dei bagni pubblici ubicati all’interno della Villa Comunale “Giuseppe Mazzini” di Palmi, danni per 5 mila euro, ma nessuna prova utile fornita dallo strumento tecnologico installato a pochi metri perché, attualmente, sembrerebbe non in funzione. Così, nei giorni scorsi, probabilmente notte tempo, ignoti hanno potuto agire indisturbati dando libero sfogo alle loro intemperanze.
Un progetto, quello di realizzare una città tecnologica al servizio dell’utente e più sicura per la comunità, che era partito oltre un anno e mezzo fa, nel maggio del 2011, quando alla guida della città era ancora in sella la giunta guidata dall’allora sindaco Ennio Gaudio. Il primo step, quello di trovare l’accordo con la società per l’installazione (la Telecom), fu presto sancito, ed alcune zone chiave della città furono così servite della copertura wi-fi (cioè il libero accesso ad internet da subito in funzione) nella zona di piazza Primo Maggio, di piazza Municipio, della Villa comunale e della Casa della Cultura; allo stesso tempo venne prevista la copertura con le telecamere a 360° delle stesse zone.
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