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Comune inadempiente,
sfumano sei opere

madonna eremo

Il Comune è inadempiente e la Regione gli revoca sei importanti finanziamenti destinati alle opere pubbliche. Questa l'ennesima grana che devono adesso affrontare i commissari straordinari che reggono le sorti di Palazzo San Giorgio dopo lo scioglimento del consiglio comunale per mafia. Il provvedimento del dipartimento dei lavori Pubblici della Regione è stato adottato nei giorni antecedenti le festività natalizie e adesso è stato notificato agli uffici del Comune dello Stretto (ma rigurada pure altri centri). In totale vanno in fumo 1 milione e 600 mila euro. Una cifra sostanziosa che era stata autorizzata dalla Regione per alcune opere già nel 2010, successivamente sospesa e poi rimodulata. In ogni caso il risultato non cambia, il Comune si vede definanziato i seguenti interventi: manutenzione della chiesa di San Rocco località "Puzzi"; il centro di solidarietà Regina Pacis (Parrocchia di San Leo); la chiesa parrocchiale di Santa Maria della Cattolica, l'ampliamento di quella all'intendo del cimitero di Condera e il centro sociale di Gallina (Parrocchia di San Nicola di Bari). Gli interventi totali erano partivano da 50 mila a 500 mila (Basilica dell'Eremo e nuova chiesa al cimitero di Condera). In particolare la Regione aveva deliberato di finanziare le ratee di mutui per consentire ai soggetti attuatori di procedere a realizzare le opere ma qualcosa non è andato per il verso giusto. «I decreti attuativi – si legge nel provvedimento della Regione – dettavano termini perentori e precise disposizioni procedurali a cui dovevano attenersi i soggetti attuatori degli interventi finanziati. Rilevato che per alcuni di essi, essendo scaduti i termini per gli adempimenti, si è proceduto all'avvio del procedimento di revoca dei finanziamenti concessi ». Si tratta di un provvedimento che arriva sulla testa dei commissari che adesso si trovano ad affrontare anche questo ulteriore grattacapo. L’opera più significativa soprattutto per il forte valore simbolico per i reggini (senza dare minore importanza alle altre), finita sotto la censura della Regione, è senza dubbio la basilica della Madonna della Consolazione. Il progetto figura tra quelli definanziati e le risorse del 2012 sono state già dirottate verso altre opere. Si tratta della cosidetta “economia residua” che la Regione, non potendo far altro, ha deciso di ripartire per altre opere.        

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