
Sono passati tre mesi dal quando con un provvedimento del Consiglio dei ministri il comune reggino è stato sciolto per contiguità con la criminalità organizzata. A distanza di quasi cento giorni i commissari Vincenzo Panico, Giuseppe Castaldo, Dante Piazza e i tecnici che li affiancano (i dottori Gullì, Gangemi e Consiglio) hanno spiegato alla città le linee guida su cui si muove la loro azione amministrativa. Due hanno chiarito i commissari sono le priorità che alimentano i provvedimenti: evitare il dissesto e allontanare il pericolo d'infiltrazione della criminalità organizzata nell'ente.
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