Ieri, dopo due giorni di assemblea e di blocco delle attività, i dipendenti della Multiservizi hanno ripreso a lavorare. Questo è stato possibile grazie all'operato dell'assemblea dei soci che ieri mattina ha sbloccato una situazione che rischiava di esplodere. C'è l'impegno della società di versare le somme ai dipendenti a breve. Questi ultimi, quindi, saranno saldati degli arretrati di novembre, dicembre e della tredicesima mensilità che erano ferme a causa del veto imposto dal tesoriere dell'azienda di girare le risorse incassate dal Comune. L'istituto finanziario “M o nte dei Paschi di Siena”, infatti, aveva bloccato la procedura di pagamento trattenendo circa 1 milione e ottocento mila euro impedendo il pagamento da parte dei liquidatori della società che dovevano versare le spettanze ai dipendenti e soddisfare le richieste dei creditori. Una situazione insostenibile per i dipendenti che fino a sabato scorso avevano lavorato regolarmente ma che da lunedì ha portato la maggior parte degli stessi a non uscire dall'autoparco mezzi dell'azienda in attesa della decisione sui pagamenti. E ieri mattina il Comune, gestito dalla commissione straordinaria, e i liquidatori dell'azienda sono riusciti a superare dribblando la banca e riuscendo a impegnare le risorse per pagare le spettanze. A breve, dunque, tutti i lavoratori avranno accreditate le risorse mediante meccanismi particolari. È stato un ostacolo difficile da superare a causa del blocco inaspettato della banca che ha messo alle corde l'amministrazione comunale e gli organi di liquidazione per diversi giorni. Alla luce della riuscita del provvedimento del Comune, il liquidatore Francesco Costantino che sta seguendo passo passo tutta la procedura per la ristrutturazione della società non ha esitato a definire «irresponsabile » il comportamento del Monte dei Paschi, travolto dagli scandali a livello nazionale. «Non siamo – ha detto –stati avvertiti dalla banca della sua decisione di non trasferire le risorse alla società». Costantino è cosciente che la società Multiservizi ha un'esposizione debitoria nei confronti dell'istituto bancario ma «questo non può consentire un blocco delle risorse senza peraltro cercare un accordo con la società ». A giudizio di Costantino il comportamento della banca aldilà dei risvolti giuridici ha avuto effetti dal punto di vista "morale". In ogni caso adesso la situazione si è risolta ma ciò non implica "che il rapporto con la banca possa essere rivisitato". Intanto dopo la riunione di ieri i dipendenti tirano un grosso sospiro di sollievo e sono già tutti al lavoro nella città. Resta comunque l’i n c ognita del futuro della società che è sotto osservazione da parte del commissario per la spending review dopo la presentazione del piano di ristrutturazione delineato dalla commissione straordinaria. Da Roma ancora non sono arrivate notizie circa la decisione del commissario e per questo c’è molta apprensione per il destino dell’azienda che dovrebbe confluire nella Sati, unica società in house del Comune.
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