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Il Comune va in
Tribunale per i
22 milioni

È stato affidato all'avvocato Gaetano Callipo l'incarico molto delicato di agire davanti al tribunale per verificare se le trattenute che dovrebbero essere operate sulle buste paga dei dipendenti siano legittime o meno. Mancano solo gli ultimi dettagli e il ricorso dell'amministrazione comunale sarà depositato davanti al giudice del lavoro che dovrà stabilire se la misura attivata del recupero è praticabile dopo che l'Ispezione della Ragioneria Generale dello Stato aveva certificato una somma di 22 milioni di euro era stata attribuita in maniera non conforme alla normativa ad alcuni dipendenti di Palazzo San Giorgio. Il legale Callipo di Gioia Tauro è un esperto della materia inerente il rapporto tra le amministrazioni comunali e i dipendenti e ha già assistito altri commissari nei Comuni della provincia reggina. La commissione straordinaria, guidata dal prefetto Vincenzo Panico e composta pure dal vice prefetto Giuseppe Castaldo e dal dirigente finanziario Dante Piazza, che guida il Comune ha deciso di andare avanti e di affidare ad un giudice la corretta interpretazione di una normativa molto complessa che in alcuni casi è costata parecchio ad alcune amministrazioni comunali in altre regioni italiane, vale dire quella sulle progressioni economiche orizzontali. La terna, dopo la sospensione solo temporanea delle trattenute sulle buste paga dei dipendenti, è decisa a proseguire nel merito e il ricorso adesso è pronto. Non appena sarà depositato l’atto al giudice del lavoro, sarà fissata l’udienza. In sostanza il tribunale sarà chiamato a stabilire se le clausole contenute nell'accordo di contrattazione integrativa tra l'amministrazione e i sindacati sono legittime o meno. Una posizione prudente quella assunta dall'amministrazione che, in caso di disapplicazione automatica di quell'accordo che aveva destinato le somme oggi contestate da parte del Municipio, avrebbe sicuramente portato i sindacati a impugnare le delibere e aprire forti contenziosi con tanto di giurisprudenza negativa per l'Ente. La proposizione del ricorso è stata ritenuta dalla commissione non procrastinabile alla luce della imminente riunione romana sul piano di riequilibrio finanziario. La Corte dei Conti ha più volte richiamato Palazzo San Giorgio sulla vicenda e nel corso dell'audizione del prefetto Panico, l'avvio delle procedure di recupero delle somme è stato inserito tra i primi punti di intervento della commissione straordinaria. Probabilmente già nei primi giorni della settimana il ricorso sarà depositato, mentre le trattenute in busta paga sono ancora congelate dopo le richieste pressanti dei sindacati e la decisione dell'amministrazione di sospendere l'esecutività della delibera del novembre scorso che aveva scatenato dure proteste. Entro febbraio, però, tutta la questione dovrebbe essere più chiara e si dovrebbe avere un quadro più nitido su una questione che interessa e mette ansia a tanti dipendenti di Palazzo San Giorgio. Dopo mesi di incertezze e confusione probabilmente si conoscerà definitivamente il destino di questi 22 milioni di euro che scottano.

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