
Nel corso del blitz scattato ieri mattina all’alba ad essere arrestate, nell’ambito dell’operazione chiamata in codice “Enotria”, sono state le seguenti persone: Maria Giordano, 47 anni, di Palizzi (a cui sono stati concessi i domiciliari), Salvatore Ielo, 36 anni, di Reggio Calabria, Salvatore Morello, 47 anni, di Palizzi, Vittorio Morello, 37 anni, di Palizzi, Sebastiano Profazio, 45 anni, di Palizzi (ai domiciliari) e Pasqualino Rodà, 42 anni, di Bruzzano Zeffirio, fratello di Domenico Rodà, l’allevatore di bestiame ritenuto ai vertici dell’omonima cosca reggina, assassinato a colpi di lupara il 6 gennaio scorso lungo una stradina interna che collega i centri di Bruzzano, Brancaleone e Ferruzzano.
Per cercare di non destare sospetti nel corso delle frequenti telefonate, degli incontri e delle lunghe chiacchierate, criptavano volutamente le parole e le brevi frasi chiamando così la droga, di volta in volta, “pizza”, birra”, “dvd”, “bicicletta” o, addirittura, “camera d’aria”. L’escamotage, però, è servito a poco, visto che gli investigatori dei carabinieri della compagnia di Bianco e dello Squadrone eliportato “Cacciatori Calabria”, già particolarmente preparati e bravi nel loro lavoro, non ci hanno messo tanto per capire che si trattava di parole e discorsi che avevano a che fare con la detenzione e, soprattutto, lo spaccio di droga (marijuana).
A conclusione, quindi, di una capillare indagine iniziata a febbraio del 2010 e conclusa alla fine dell’estate del 2011, i carabinieri della compagnia di Bianco, con in testa il capitano Francesco Donvito e il tenente Fortunato Suriano, e i militari dello Squadrone eliportato “Cacciatori Calabria” di Vibo Valentia hanno stretto il cerchio sull’organizzazione criminale, arrestando 6 persone, quattro delle quali sono finite in galera e altre due sono state poste agli arresti domiciliari. All’appello, come settima persona indagata, manca solo l’africese, Sebastiano Versace, di 20 anni, attualmente irreperibile.
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