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Intimidazione ad ass.
regionale Fedele

Alcuni colpi di pistola sono stati sparati nella notte tra domenica e lunedì contro la porta d'ingresso di un locale adibito a ricevimenti posto nello stesso palazzo in cui abita l'assessore ai Trasporti della Regione Calabria, Luigi Fedele, a Sant'Eufemia d'Aspromonte, e che è gestito dal figlio e dal cognato dell'esponente politico. L'episodio, riportato dalla Gazzetta del sud, è stato denunciato ai carabinieri. "Non capiamo - ha detto stamani Fedele all'Ansa - quale possa essere il motivo di tale gesto, visto che non ci sono mai stati problemi ed anche questa campagna elettorale è andata avanti in maniera tranquilla. Si tratta comunque di un brutto gesto che crea problemi anche in famiglia. Dispiace non solo per me, ma per tutta la comunità. Comunque sono regolarmente a lavoro in assessorato e andiamo avanti con tranquillità. Spero che le forze dell'ordine assicurino presto questi personaggi alla giustizia". Solidarietà a Fedele è stata espressa da Giuseppe Pedà, vice coordinatore vicario del Pdl di Reggio Calabria. "Chi lavora con competenza per l'affermazione del vivere civile - ha sostenuto - viene ancora una volta colpito dalla violenza. Il gravissimo atto intimidatorio subito dall'assessore Fedele è l'ennesima ferita che viene inferta alla Calabria delle persone per bene. Siamo molto vicini a Fedele e alla sua famiglia cui va la solidarietà del nostro partito. Sappia che non è solo e vada avanti con forza nel percorso intrapreso insieme a tutta la classe dirigente calabrese. E' bene che le forze dell'ordine e la magistratura, che svolgono sul nostro territorio un lavoro prezioso, facciano al più presto piena luce su questa intimidazione e ne individuino gli autori". (ANSA).

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