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A metà marzo tavolo tecnico a Roma

Vicenda ex Grande Distribuzione Meridionale: venerdì 15 marzo si riunirà presso il ministero dello Sviluppo economico il tavolo tecnico che dovrà vagliare l’esito del bando di gara per la vendita di tutti i punti ex Gdm. Solo questa notizia, ottenuta dopo una sapiente quanto faticosa opera di mediazione condotta dalla Prefettura, ha convinto i dipendenti a desistere dall’occupazione dell’aula consiliare di Palazzo San Giorgio (attuata verso le 11 e terminata poco dopo le 18).
La vicenda dell’ex Gdm appare simile a un’estenuante partita di ping pong, dove i “giocatori” sono da un lato l’amministratore straordinario e dall’altro, in atto, l’aspirante acquirente del gruppo in liquidazione. La “rete” è quella ministeriale ma in “campo” c’è il destino dei circa 500 dipendenti, che da dicembre ad oggi non percepiscono un euro e la cui cassa integrazione è scaduta lo scorso 8 febbraio. Inutile dire quale polveriera sociale sia una situazione del genere che ieri mattina si è ripresentata, con tutto il suo carico di drammaticità, nei Palazzi di Governo, concretizzandosi nell’occupazione dell’aula consiliare del Comune da parte di un centinaio di lavoratori.
Malgrado l’evidente esasperazione, a fronte della mancanza di certezze sulle trattative in atto per l’acquisizione dei punti vendita da parte dell’unico soggetto che ha manifestato interesse (il siciliano Bonina), dagli ex Gdm  è stato riconosciuto il fattivo impegno di mediazione condotto dalla Prefettura, in particolare nella persona del vice prefetto Antonia Surace che veglia sui passaggi della vicenda anche con una preziosa opera di raccordo fra i vari soggetti (quali amministratore straordinario, Ministero, lavoratori).

 

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