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Croce chiede
un approfondimento

ecopass
Bisogna sollecitarle continuamente le società che gestiscono il traghettamento sullo Stretto per poter ottenere la nostra quota dell’ecopass. Non li abbiamo incassati tutti, ma rispetto a Messina siamo più in avanti grazie alla nostra insistenza”. A parlare è Rocco La Valle il sindaco di Villa S. Giovanni che nell’agosto del 2011 ha sottoscritto insieme con Giuseppe Buzzanca, il protocollo d’intesa della nuova edizione dell’ecopass, quella scattata qualche giorno dopo, il 5 settembre. Un accordo che prevede che le società di navigazione incassino la tassa di attraversamento contestualmente al biglietto ed entro 45 giorni la girino per il 65% al comune di Messina e al 35% a quello di Villa S. Giovanni. La parte più consistente che viene riscossa dalla Caronte&Tourist è ferma al mese di settembre 2012 per palazzo Zanca, mentre è già stata pagata quella del mese di ottobre al comune calabrese. Tra pochi giorni, il 15 marzo scade il termine entro il quale le società sono chiamate a corrispondere le quote ecopass incassate a gennaio. Queste risorse, negli obiettivi primari dell’ecopass, una tassa della quale per anni si è solo sentito parlare, e che La Valle da una parte e Buzzanca dall’altra, hanno istituito, servono per riqualificare le strade usurate dal passaggio dei mezzi pesanti.  Non si capisce perché, denaro contante che viene incassato alle biglietterie non venga corrisposto puntualmente. I 45 giorni di tempo, superata la fine del mese, sono stati concessi per aver il tempo sufficiente per fare tutti i calcoli ed anche per consentire l’incasso dei biglietti pagati con carte di credito. Non si capisce perché, un comune come Messina che non naviga certo nell’oro, non abbia ritenuto di sollecitare la corresponsione che, nel caso di Caronte&Tourist è ferma al mese di settembre. Dopo servizi e articoli di stampa, però, pare che a Palazzo Zanca si sia mossa qualcosa. Il commissario croce stamani ha incaricato i dirigenti degli uffici competenti di approfondire la questione. Secondo una stima basata sui mesi già incassati, a palazzo Zanca mancano tra i 6/700 mila euro. Un consiglio è già arrivato da oltre Stretto. Sollecitarli continuamente, suggerisce il sindaco di Villa S. Giovanni. Ma forse, visto che i mesi di ritardo, tra pochi giorni saranno 4, occorre qualcosa di più incisivo.

A settembre di quest’anno scade la concessione demaniale della rada S. Francesco dove sono ubicati gli imbarcaderi gestiti dalla Caronte&Tourist. In vista di questa scadenza, e in considerazione del fatto che non sono iniziati i lavori per la realizzazione del nuovo e più ampio porto di Tremestieri, l’autorità portuale ha convocato per giovedì prossimo un tavolo tecnico. Obiettivo dell'incontro è la predisposizione del nuovo bando di gara pubblica, tutelando tutti gli interessi pubblici rappresentati. Nello specifico, si dovranno definire la durata della futura concessione e l'eventuale gestione di più operatori. Invitati a partecipare il comune e la Provincia Regionale di Messina, l'agenzia delle dogane, la capitaneria di porto, la soprintendenza ai beni culturali ambientali e il genio civile.

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