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Ex Gdm, dopo Bonina
spunta una nuova offerta

Oggi a Roma nella sede del ministero dello Sviluppo economico doveva tenersi un'importante riunione per il futuro della Gdm. Ma almeno per ora non ci sarà alcun vertice. L'incontro, infatti, è stato rinviato a mercoledì 27 marzo, sempre nei locali del dicastero che attende il prossimo ministro al posto di Corrado Passera. Questo il testo che ha informato le organizzazioni sindacali dello slittamento della seduta: «Essendo ancora in corso la trattativa riguardante la vendita dell'azienda Gdm in liquidazione in amministrazione straordinaria, l'incontro previsto per il 15 è rinviato al 27 marzo alle 10». Una comunicazione scarna e senza allegata alcuna motivazione. Questo aveva generato nuove apprensioni tra i dipendenti che temono lo “spezzatino” dell'azienda e la perdita delle garanzie occupazionali. Il motivo del rinvio dovrebbe essere legato quindi a motivi inerenti la trattativa per la vendita della società, attualmente sottoposta al regime di amministrazione straordinaria. Il commissario Marcello Parrinello ha confermato al cronista che il rinvio è stato deciso in quanto dopo la proposta (ma in realtà è stata una “controproposta”) da parte del gruppo Bonina è arrivata sul tavolo dell’a m m i n i s t r a z i one straordinaria un’altra proposta che deve essere valutata. Non ha voluto aggiungere altro Parrinello, che ha semplicemente annunciato novità a breve e una riunione più ampia e articolata con i sindacati al Ministero per discutere di tutte le trattative che ruotano intorno all’ex Grande Distribuzione Meridionale. Il commissario non ha nascosto, però, un cauto ottimismo alla luce della nuova offerta, soprattutto per il fatto che il gruppo continua ad essere appetibile. Sicuramente, però, c’è da dire che con la sola proposta di Bonina i dubbi dei dipendenti diventavano sempre più pressanti alla luce del fatto che l’intenzione dell’imprenditore siciliano era quella di subentrare solo in determinati punti vendita e senza una garanzia reale per tutta la forza occupazionale della società che annovera oltre 600 lavoratori. Probabilmente, se la nuova offerta sarà valutata in maniera positiva dagli organi del tribunale fallimentare di Milano e dal Ministero, il gruppo Bonina potrebbe forse decidere di modulare diversamente la propria offerta per il rilevamento del’ex Gdm.

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