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La Sogas taglia
i costi e gli
stipendi apicali

Domenica prossima decollerà dall’Aeroporto dello Stretto il primo volo charter per la nota località turistica Sharm el Sheick (Egitto). Sicuramente una buona notizia. E ne segue un’altra: la prima domenica di aprile atterrerà – sempre al “Tito Minniti”  – il primo volo charter carico di turisti russi che andranno alla scoperta delle bellezze dello Stretto. L’Aeroporto, dunque, si prepara a vivere una grande stagione estiva in cui vuole anche incrementare il numero degli utenti grazie anche al nuovo collegamento con Genova – dopo il successo ottenuto con quello per Venezia – che metterà in funzione con il vettore spagnolo low-cost Volotea a partire da giugno. «Con la Regione abbiamo istituito una buona sinergia – commenta il presidente della Provincia Giuseppe Raffa, azionista di maggioranza della Sogas – e i frutti si sono già visti e se ne potranno vedere altri a breve. Il fiore all’o cchiello resta avere ottenuto il riconoscimento di “aeroporto di interesse nazionale”, tuttavia non ci accontentiamo e cercheremo di fare sempre di più e meglio». E nell’ottica di fare sempre di più e meglio, bisogna registrare anche i buoni risultati ottenuti dalla Sogas, in quest’ultimo periodo, sul piano strettamente economico. «Facendo una buona riorganizzazione dei servizi, la Sogas è riuscita a ottenere un risparmio significativo che consentirà al Cda di investire nuove risorse per migliorare alcuni servizi agli utenti», afferma il segretario provinciale della Fit-Cisl Giuseppe Larizza. Nella riorganizzazione messa in atto dal presidente Porcino – le aree della Sogas da quattrol sono state ridotte a due con accorpamento dei servizi e dei ruoli apicali che incidevano pesantemente sul bilancio societario – è stato fatto ricorso anche alla cassintegrazione a rotazione per i dipendenti e poi si è puntato con decisione a internalizzare alcuni servizi che costavano tanto alla società. «Lo scorso 28 dicembre – puntualizza il presidente Porcino – abbiamo deciso di internalizzare i servizi di manutenzione dell’aeroporto (dai bagni, alla pista, ndr.) che adesso ci costano circa diecimila euro al mese contro i 37.000 euro che dovevamo spendere prima. Il risparmio è facile da ricavare e sarà davvero significativo. Per potere svolgere questo servizio abbiamo dovuto costituire un’a ltra società, la “Sogas service”, che ci ha consentito di assorbire il personale necessario per svolgere questi servizi e attuare questa sana politica di risparmio». Qualche sindacalista ha storto il muso di fronte all’a ssunzione di un ingegnere in tempi in cui il personale è cassintegrazione, ma Porcino stoppa sul nascere ogni polemica: «Abbiamo dovuto stipulare per legge un contratto a progetto con un ingegnere abilitato come responsabile del servizio tecnico, perché altrimenti non avremmo potuto svolgere i servizi da soli senza appoggiarci ad altre società. Credo che se la riduzione dei costi e delle spese della Sogas debba passare anche attraverso un co.co.pro. questo deve essere il benvenuto».

 

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