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Duisburg, teste tedesco sotto torchio

Il Tribunale di Locri

Confronto serrato tra accusa e difesa al processo contro Giovanni Strangio, accusato di porto e detenzione delle armi utilizzate nell’esecuzione della strage di Duisburg. Ieri, dinanzi al Tribunale collegiale di Locri, il pm Roberto Di Palma e l’avv. Antonio Russo si sono fronteggiati sul contenuto delle domande da sottoporre al testimone Jurgen Fucks, agente della polizia tedesca che per primo ha visionato ed estrapolato le immagini relative alle telecamere poste nei pressi del ristorante “Da Bruno”.  In particolare i fermo immagine delle videoriprese di un’autovettura ignota, che secondo l’accusa è la Renault Clio in uso all’imputato nell’agosto del 2007, utilizzata dal commando per recarsi e allontanarsi dalla scena del crimine.
Secondo l’avv. Russo il teste Fucks, da quanto sembra emergere da una mail di risposta al proprio comando, avrebbe ipotizzato che l’auto ignota potesse essere una macchina di media cilindrata come la Clio, ma anche una monovolume o un’utilitaria sportiva; nella sua comunicazione manifestava insomma delle perplessità, o meglio, affermava di non essere sicuro  che l’auto che prima si vedeva andare e poi tornare fosse la stessa; infine escludeva la presenza di luci aggiuntive sotto i fanali anteriori, e rilevava che ciò che si vedeva poteva essere dovuto a riflessi sul paraurti anteriori e non a luci antinebbia che, se accese, avrebbero forse emesso  una luce più grande.

Confronto serrato tra accusa e difesa al processo contro Giovanni Strangio, accusato di porto e detenzione delle armi utilizzate nell’esecuzione della strage di Duisburg. Ieri, dinanzi al Tribunale collegiale di Locri, il pm Roberto Di Palma e l’avv. Antonio Russo si sono fronteggiati sul contenuto delle domande da sottoporre al testimone Jurgen Fucks, agente della polizia tedesca che per primo ha visionato ed estrapolato le immagini relative alle telecamere poste nei pressi del ristorante “Da Bruno”.  In particolare i fermo immagine delle videoriprese di un’autovettura ignota, che secondo l’accusa è la Renault Clio in uso all’imputato nell’agosto del 2007, utilizzata dal commando per recarsi e allontanarsi dalla scena del crimine.Secondo l’avv. Russo il teste Fucks, da quanto sembra emergere da una mail di risposta al proprio comando, avrebbe ipotizzato che l’auto ignota potesse essere una macchina di media cilindrata come la Clio, ma anche una monovolume o un’utilitaria sportiva; nella sua comunicazione manifestava insomma delle perplessità, o meglio, affermava di non essere sicuro  che l’auto che prima si vedeva andare e poi tornare fosse la stessa; infine escludeva la presenza di luci aggiuntive sotto i fanali anteriori, e rilevava che ciò che si vedeva poteva essere dovuto a riflessi sul paraurti anteriori e non a luci antinebbia che, se accese, avrebbero forse emesso  una luce più grande.

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