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Piale, il protocollo tra Comune e Anas

Lo squarcio che si è aperto nel terreno

Si avvia a conclusione il braccio di ferro tra l’amministrazione comunale e l’intero consiglio comunale da un lato e Anas e contraente generale dall’altro sulla questione del borgo di Piale, sotto la lente dopo la voragine apertasi il 2 febbraio scorso durante i lavori di scavo della galleria naturale di Piale, funzionale all’ammodernamento del sesto macrolotto dell’A3. Stamattina, alle 12, il sindaco Rocco La Valle ha convocato una conferenza stampa per presentare il protocollo di intesa per sottoscrivere contestualmente  le richieste avanzate in quasi due mesi di fermo dei lavori: sicurezza dell’intero abitato nella prosecuzione dei lavori, sospensione degli scavi nelle ore notturne, risarcimento dei danni già subiti dagli edifici privati (lesioni, inclinazioni) e dai luoghi pubblici a causa degli scossoni, ripristino dello stato dei luoghi (ad esempio le vie utilizzate per pista di cantiere dei mezzi del contraente generale) ed eliminazione delle interferenze createsi.
Solo domani sarà possibile confrontare le richieste annunciate a più riprese dal primo cittadino, dai consiglieri comunali nel consesso convocato sul tema e dal Comitato Borgo di Piale per saperne di più su quanto ottenuto. Ma già una prima voce positiva si è levata e proprio da Piale: l’assemblea convocata dal comitato, infatti, ha approvato la bozza di protocollo, quella stessa che oggi in versione definitiva viene portata alla firma di La Valle. 

Si avvia a conclusione il braccio di ferro tra l’amministrazione comunale e l’intero consiglio comunale da un lato e Anas e contraente generale dall’altro sulla questione del borgo di Piale, sotto la lente dopo la voragine apertasi il 2 febbraio scorso durante i lavori di scavo della galleria naturale di Piale, funzionale all’ammodernamento del sesto macrolotto dell’A3. Stamattina, alle 12, il sindaco Rocco La Valle ha convocato una conferenza stampa per presentare il protocollo di intesa per sottoscrivere contestualmente  le richieste avanzate in quasi due mesi di fermo dei lavori: sicurezza dell’intero abitato nella prosecuzione dei lavori, sospensione degli scavi nelle ore notturne, risarcimento dei danni già subiti dagli edifici privati (lesioni, inclinazioni) e dai luoghi pubblici a causa degli scossoni, ripristino dello stato dei luoghi (ad esempio le vie utilizzate per pista di cantiere dei mezzi del contraente generale) ed eliminazione delle interferenze createsi.Solo domani sarà possibile confrontare le richieste annunciate a più riprese dal primo cittadino, dai consiglieri comunali nel consesso convocato sul tema e dal Comitato Borgo di Piale per saperne di più su quanto ottenuto. Ma già una prima voce positiva si è levata e proprio da Piale: l’assemblea convocata dal comitato, infatti, ha approvato la bozza di protocollo, quella stessa che oggi in versione definitiva viene portata alla firma di La Valle. 

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