Un’altra “bomba” si sta per abbattere su tutti i creditori di Palazzo San Giorgio: il blocco totale dei pagamenti da parte del Comune. Questo è quanto ha deciso la commissione straordinaria con il prefetto Vincenzo Panico, Giuseppe Castaldo, e Carlo La Paglia. Tutti i debiti contratti dal Municipio fino al 31 dicembre scorso sono congelati in attesa che da Roma arrivino le risorse del fondo di rotazione. E per avere una parte di questi occorrerà attendere almeno un mese. Entro il prossimo 15 aprile dovrebbero giungere le prime indicazioni dalla Corte dei Conti sul Piano di riequilibrio e successivamente quelle del ministero dell’Interno. Se le prospettive di risanamento del Municipio saranno giudicate attendibili dai due organi, il Comune sarà ammesso a beneficiare di tutti i soldi messi a disposizione dal governo per alleviare la condizione disastrata degli enti locali salvati dallo spettro del dissesto finanziario. Nella prospettiva del trasferimento delle risorse, i commissari daranno precise direttive ai dirigenti del Municipio perché blocchino tutte le richieste di pagamenti che giungono all’indirizzo di Palazzo San Giorgio e contratti prima del dicembre scorso. Una disposizione che blinda da attacchi al tesoriere tutte le continue richieste di pagamento. Quale sia la ragione di questo provvedimento che di fatto chiude i rubinetti del palazzo non è al momento nota ma comunque sembra, in base ad alcune indiscrezioni, che la commissione abbia riscontrato diverse irregolarità nei pagamenti effettuati negli anni precedenti delle quali non si trovano né gli atti di impegno di spesa e né le rispettive scritture contabili. In ogni caso gli accertamenti sulle spese effettuate proseguono a ritmo serrato e per questo il dirigente del settore finanze e Tributi sarà incaricato di vigilare in maniera severa tutti i movimenti e il pagamento dei debiti contratti da Palazzo San Giorgio. Ci potranno essere delle deroghe al provvedimento ma queste dovranno essere preventivamente valutate e autorizzate direttamente dalla commissione straordinaria che vaglierà pure l’eventuale piano di rateizzazione approvato e pendente con il Municipio. Naturalmente l’atto non si applica al piano di estinzione dei debiti con tutti quei creditori che con i quali il Comune ha avviato e concluso l’iter di accordo per la chiusura dei rapporti debito/credito. Questi, infatti, sono stati instaurati con il braccio operativo della commissione, Salvatore Gullì, e sono stati oggetto di precise disposizioni contenute in transazioni andate a finire all’interno del Piano pluriennale di riequilibrio. Di certo l’atto dei commissari che diventerà esecutivo a breve è molto indicativo dell’azione ferrea che i funzionari dello Stato stanno portando avanti a Palazzo San Giorgio. Per i creditori del Comune non saranno certamente dei giorni facili e per questo non sono esclusi altri bracci di ferro con la commissione già alle prese con numerosi problemi e con le tensioni derivanti dalle vertenze delle società miste.
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