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Urbanistica, chiesta la conferma delle condanne

Le condanne inflitte in primo grado vanno confermate in Appello. Non fa sconti il sostituto procuratore generale, Enzo Arcadi, a conclusione della requisitoria nel processo “Urbanistica”, nato dall’inchiesta sull’affaire delle facili concessioni edilizie, ma anche per la corsia preferenziale con velocizzazione dell’iter tecnico-burocratico che alcune pratiche godevano, da parte dei funzionari e impiegati del Comune di Reggio. Pratiche di edilizia residenziale concessi in cambio di “mazzette”, almeno secondo la tesi dell’accusa. 
La decisione della pubblica accusa, nel processo d’appello che si sta celebrando davanti alla Corte presieduta da Lilia Gaeta (giudici Adriana Costabile e Giuliana Campagna), è stata racchiusa in una memoria scritta depositata dal rappresentante della Procura generale: «Conferma integrale della sentenza del 20 luglio 2012».  
In primo grado, davanti al Tribunale collegiale presieduto da Olga Tarzia, il processo “Urbanistica” si era concluso con nove condanne e un’assoluzione. L’unica persona assolta è stata Marco Condò; i nove che hanno subito una sentenza di condanna sono stati Giuseppe Melchini (8 anni di reclusione), Antonio Demetrio Artuso (6 anni); Govanni Tornatola (5 anni); Marilena Mastrandrea (3 anni), Pasquale D'Ascoli (6 anni e 6 mesi), Carmelo Lorè (6 anni), Francesco Calì (5 anni e 6 mesi), Antonino Smeraldo (2 anni), Pietro Paolo Condò (2 mesi). 

Le condanne inflitte in primo grado vanno confermate in Appello. Non fa sconti il sostituto procuratore generale, Enzo Arcadi, a conclusione della requisitoria nel processo “Urbanistica”, nato dall’inchiesta sull’affaire delle facili concessioni edilizie, ma anche per la corsia preferenziale con velocizzazione dell’iter tecnico-burocratico che alcune pratiche godevano, da parte dei funzionari e impiegati del Comune di Reggio. Pratiche di edilizia residenziale concessi in cambio di “mazzette”, almeno secondo la tesi dell’accusa. La decisione della pubblica accusa, nel processo d’appello che si sta celebrando davanti alla Corte presieduta da Lilia Gaeta (giudici Adriana Costabile e Giuliana Campagna), è stata racchiusa in una memoria scritta depositata dal rappresentante della Procura generale: «Conferma integrale della sentenza del 20 luglio 2012».  In primo grado, davanti al Tribunale collegiale presieduto da Olga Tarzia, il processo “Urbanistica” si era concluso con nove condanne e un’assoluzione. L’unica persona assolta è stata Marco Condò; i nove che hanno subito una sentenza di condanna sono stati Giuseppe Melchini (8 anni di reclusione), Antonio Demetrio Artuso (6 anni); Govanni Tornatola (5 anni); Marilena Mastrandrea (3 anni), Pasquale D'Ascoli (6 anni e 6 mesi), Carmelo Lorè (6 anni), Francesco Calì (5 anni e 6 mesi), Antonino Smeraldo (2 anni), Pietro Paolo Condò (2 mesi). 

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