Si respira già l’aria della vigilia per il processo d’appello “Crimine”, nato dall’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria che ha messo sotto scacco la cupola della ‘ndrangheta calabrese. La prima udienza del maxi-processo si celebrerà martedì 30 aprile, nell’aula bunker di viale Calabria. A presiedere il collegio sarà Rosalia Gaeta, mentre giudici a latere designati sono Giuliana Campagna e Daniele Cappuccio. Alla sbarra ci sono 119 imputati, boss e picciotti della ’ndrangheta, uomini d’onore delle cosche di Reggio-città, Piana di Gioia Tauro e Locride. Si tratta delle stesse persone che sono state giudicate in primo grado davanti al gup Giuseppe Minutoli: i 92 imputati che hanno incassato il 9 marzo 2012 condanne per quasi 600 anni di carcere e i 27 che nonostante siano stati assolti si ritrovano ancora a giudizio per l’appello dell’accusa. Nutrita la rappresentanza delle parti civili: Presidenza del Consiglio dei ministri, Ministero dell’Interno, Regione Calabria, Provincia di Reggio, Anas, Sos Impresa, Federazione antiracket italiana. La pubblica accusa sarà sostenuta dall’avvocato generale dello Stato, Francesco Scuderi, magistrato di lungo corso con una qualificata esperienza anche in processi alla criminalità organizzata, affiancato dai due sostituti antimafia applicati appositamente alla Procura generale, Antonio De Bernardo e Giovanni Musarò, due colonne della Dda e già componenti del pool che ha sostenuto l’accusa in primo grado avendo seguito le dinamiche dei clan della Locride e della Piana.
GLI IMPUTATI. Alla sbarra figurano personaggi di primo piano delle dinastie criminali reggine. C’è innanzitutto Domenico Oppedisano, il patriarca di Rosarno considerato il “capo dei capi” oggi 83enne; ed ancora autorevoli rappresentanti degli organici mafiosi che fanno riferimento ai Pesce di Rosarno, i Gattuso di Reggio, Iamonte di Melito Porto Salvo, le famiglie Aquino e Mazzaferro di Marina di Gioiosa Jonica, i Commisso di Siderno, i D’Agostino di Canolo. L’accusa è quella di aver fatto parte della cupola provinciale della ’ndrangheta reggina. Chi da saggio, chi con compiti operativi. Accuse che in Appello saranno rinforzate dai contenuti del ricorso del pool antimafia di Reggio che ha chiesto l’assunzione di nuove prove, tra intercettazioni ambientali, dossier fotografici e relazioni di servizio; ulteriori testimonianze dei collaboratori di giustizia dell’ultima generazione. Tra le nuove assunzioni di prova messe in elenco dai magistrati di Reggio una serie di significative intercettazioni ambientali che, vista l’immensa mole di attività investigativa, non erano state adeguatamente, e tempestivamente, interpretate ed utilizzate nella prima fase. Gli inquirenti hanno infatti continuato a scavare nella miniera di informazioni ricavate dalle intercettazioni effettuate dagli 007 di carabinieri e Polizia nella lavanderia “Apegreen” di Siderno, l’esercizio commerciale che sarebbe stato utilizzato dai padrini di Siderno, i vertici del clan Commisso, come base operativa e punto di incontro per delineare le strategie delle ’ndrine ad ampio raggio.
LA LOGISTICA. Il processo “Crimine” si celebrerà nell’aula bunker di Reggio Calabria. Ad ospitare il giudizio d’appello alla cupola della ’ndrangheta calabrese sarà l’aula “B1”, una gigantesca struttura che però appare già troppo piccola per contenere adeguatamente detenuti, imputati a piede libero, le persone che sceglieranno di assistere al dibattimento, la carovana dei mass-media. Soprattutto per l’udienza di avvio si prevedono inviati a Reggio Calabria da parte delle principali testate nazionali. Con l’obiettivo di soddisfare le esigenze di tutti, la macchina organizzativa della Corte d’Appello è già entrata in azione. Quasi quotidianamente si registrano, nei locali dell’aula bunker, piccoli lavori di manutenzione ma anche di adeguamento degli impianti e delle tecnologie in dotazione. Saranno numerosi infatti i collegamenti in videoconferenza che dovranno essere assicurati per gli imputati che si ritrovano in regime di detenzione carceraria (alcuni dei quali addirittura al 41-bis) fuori dalla Calabria. Per questa ragione si è già proceduto ad installare altri monitor per consentire il diritto a partecipare al processo a chiunque.
LA SICUREZZA. Già perfettamente collaudata l’organizzazione della sicurezza interna dell’aula bunker. Una macchina da guerra, esempio emblematico di massima efficienza, composta da sottufficiali della Questura e dell’Arma dei carabinieri, che lavorano in sinergia con le guardie giurate di una società privata e con gli agenti della polizia penitenziaria del Gom (il Gruppo operativo penitenziario) assicurando il perfetto svolgimento di tutti i maxi- processi attualmente in fase di celebrazione. Ovviamente i numeri di “Crimine”non si sono mai registrati. L’unico termine di paragone che reggerebbe riguarda i maxi-processi “Olimpia” e “Valanidi”, celebrati nella seconda metà degli anni Novanta, nella vecchia aula bunker allestita presso l’ente Fiera a Pentimele. Per le udienze di “Crimine” sia la Questura che l’Arma dei carabinieri stanno valutando la possibilità di rinforzare i rispettivi organici per assicurare un ulteriore salto di qualità nel servizio di vigilanza e ordine pubblico.
L’ELENCO DEGLI IMPUTATI NEL PROCESSO D’APPELLO
Pietro OPPEDISANO
42anni di Rosarno
Domenico OPPEDISANO
83anni di Rosarno
Carmelo COSTA
43anni di Melicucco
Michele OPPEDISANO
43anni di Rosarno
Francesco IETTO
50anni di Careri
Sotirio Santo LARIZZA
33anni di Reggio
Filiberto MAISANO
81anni di Palizzi
Michele MARASCO
56anni di Rosarno
Domenico Antonio NAPOLI
48 anni
Pasquale OPPEDISANO
41 anni
Raffaele OPPEDISANO
46 anni
Antonio Nicola PAPALUCA
49anni di Melicucco
Savino PESCE
24anni di Cinquefrondi
Nicola GATTUSO
48anni di Reggio
Bruno GIOFFRÈ
52anni di San Luca
Domenico IAROPOLI
55anni di Rizziconi
Salvatore NAPOLI
77anni di Melicucco
Giuseppe VECCHIO
88anni di Rosarno
Giorgio DE MASI
61anni di Gioiosa Jonica
Biagio TRAMONTE
46anni di Vibo
Kewin ZURZOLO
25anni di Polistena
Luca SURACE
37anni di Anoia
Rocco MARASCO
25anni di Polistena
Remingo IAMONTE
55anni di Melito P. Salvo
Andrea GATTUSO
76anni di Reggio
Antonino GATTUSO
51anni di Reggio
Giuseppe ROMEO IARIA
33anni di Melito P. Salvo
Demetrio MENITI
53 anni di Motta San Giovanni
Domenico CHILÀ
72anni di Motta S. Giovanni
Rocco ZOCCALI
81anni di Bagnara Calabra
Vincenzo GATTUSO
47anni di Reggio
Saverio BOSCHETTO
51anni di Motta S. Giovanni
Saverio MANGLAVITI
52anni di Motta S. Giovanni
Stefano CHILÀ
35anni di Reggio
Giuseppe PRESTOPINO
47anni di Melito P. Salvo
Giovanni AGNELLI
50anni di Reggio
Domenico GATTUSO
52anni di Reggio
Giovanni ALAMPI
67anni di Reggio
Carmelo GATTUSO
46anni di Reggio
Antonio ALTAMURA
67anni di Gerocarne (Vibo)
Filippo DATTOLA
46anni di Reggio
Antonino MACHEDA
37anni di Reggio
Giuseppe MARTELLO
51anni di Reggio
Giovanni MINNITI
36anni di Reggio
Bruno PAVIGLIANITI
72anni di Motta S. Giovanni
Carmelo PAVIGLIANITI
66anni di Motta S. Giovanni
Paolo PAVIGLIANITI
39anni di Reggio
Antonino SAPONE
75anni di Motta S. Giovanni
Rocco MAZZAFERRO
73anni di Marina di Gioiosa
Carlo Domenico ZAVAGLIA
63anni di Marina di Gioiosa
Emilio ANDRIANÒ
61anni di Grotteria
Vincenzo TAVERNESE
58anni di Marina di Gioiosa
Carlo BRUZZESE
29anni di Locri
Rocco AQUINO
53anni di Marina di Gioiosa
Giuseppe AQUINO
51anni di Marina di Gioiosa
Giuseppe ALBANESE
64anni di Siderno
Rodolfo SCALI
48anni di Mammola
Giuseppe COMMISSO
66anni di Siderno
Mario Gaetano AGOSTINO
69anni di Carpanzano
Domenico BELLOCCO
26anni di Gioia Tauro
Isidoro Cosimo CALLÀ
55anni di Mammola
Francesco COMMISSO
30anni di Locri
Michele CORREALE
54anni di Siderno
Domenico D'AGOSTINO
55anni di Siderno
Raffaele D'AGOSTINO
58anni di Canolo
Cosimo DE LEO
51anni di Siderno
Giuseppe FIGLIOMENI
54anni di Siderno
Rosario FILIPPONE
56anni di Canolo
Salvatore FRAGOMENI
44anni di Siderno
Salvatore Giuseppe GALATI
49anni di Vibo
Antonio GALEA
49anni di Siderno
Antonio GALEA
51anni di Siderno
Antonio GATTELLARI
65anni di Oppido mamertina
Osvaldo GIOBERTI
52anni di Siderno
Rocco LAMARI
48 anni di Laureana di Borrello
Cosimo Giuseppe LEUZZI
59anni di Stignano
Vincenzo LONGO
50anni di Polistena
Giovanni MAESANO
64anni di Roghudi
Antonio MAESANO
73anni di Roghudi
Francesco MARZANO
50anni di Siderno
Francesco MELECA
50anni di Locri
Leone MODAFFERI
68anni di Roghudi
Saverio MOLLICA
55anni di Africo
Carmelo MUIÀ
41anni di Siderno
Luigi PALMANOVA
68anni di Locri
Bruno PISANO
35anni di Rosarno
Domenico PROCHILO
44anni di Locri
Giuseppe RASO
72anni Cittanova
Salvatore ROMEO
92anni di Roghudi
Damiano SGAMBELLURI
64anni di Siderno
Sebastiano STELITANO
85anni di Roghudi
Damiano Ilario TASSONE
27anni di Chiaravalle
Giuseppe TRAPANI
62anni di Roghudi
Giovanni TRIPODI
63anni di Roghudi
Vincenzo ZAPPIA
47anni di Melicucco
Annunziato ZAVETTIERI
43anni di Melito P. Salvo
Domenico AQUINO
48anni di Marina di Gioiosa
Domenico FRASCÀ
53anni di Roccella Jonica
Giuseppe TRICHILO
39anni di Crotone
Salvatore MACRÌ
56anni di Mammola
Paolo MEDURI
82anni di Reggio
Giovanni PRONESTÌ
48anni di Rosarno
Claudio Umberto MAISANO
42anni di Melito P. Salvo
Rocco VIOLI
34anni di Sinopoli
Antonino PESCE
21anni di Cinquefrondi
Bruno CIANCIO
53anni di Acquaro
Brunello FRANZÈ
48anni di Fabrizia (Vibo)
Salvatore FEMIA
35anni di Locri
Donato FRATTO
57anni di Soveria Simeri
Claudio CIANCIARUSO
35anni di Locri
Tonino SCHIAVO
56anni di Genova
Vincenzo COMMISSO
77anni di Siderno
Massimo FIDA
40anni di Rosarno
Sebastiano PRATICÒ
61anni di Reggio
Domenico BELCASTRO
51anni di Siderno
Giuseppe IANNONE
52anni di Catanzaro
Bruno NESCI
62 anni di San Pietro di Caridà
Giuseppe MARVELLI
60anni di Careri
Domenico FOCÀ
78anni di Grotteria
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