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Ex Gdm, si complicano
i piani per il rilancio

Rinvio col giallo per la riunione del 2 maggio che doveva affontare il nodo della "Gdm". Un rinvio last minute per il vertice al ministero dello Sviluppo Economico, arrivato a pochi giorni di distanza. Nessuna sa il motivo: i lavoratori brancolano nel buio, il commissario straordinario dell'azienda Marcello Parrinello non ha risposto ai ripetuti tentativi di raggiungerlo da parte del cronista. Doveva essere un incontro decisivo per capire le sorti dell’azienda ancora in regime di amministrazione straordinaria ma l’agonia dell’azienda finita nel vortice di inchieste e di procedure aperte davanti al Tribunale di Milano continua. Il 2 maggio i sindacati dovevano essere ricevuti al ministero dello Sviluppo Economico per conoscere a chi saranno affidati i punti vendita, ma una striminzita nota annuncia lo slittamento della riunione a data da destinarsi con anche l’a v v iso che a breve sarà annunciato il nuovo faccia a faccia senza, però, indicare un giorno preciso.

I RETROSCENA. In base ad alcune indiscrezioni trapelate nella giornata di ieri e soprattutto in mancanza di notizie ufficiali relative allo slittamento della riunione, pare che il reale motivo del rinvio sia l’impossibilità del commissario straordinario Parrinello di comunicare le decisioni prese. Sarebbero sopraggiunti negli ultimi giorni alcuni inghippi, in particolare sull’interesse a rilevare alcuni punti vendita. In particolare quello delle Ninfee sul quale pendono le richieste sia dell’imprenditore siciliano Bonina e sia di Noto (gruppo Auchan). In mancanza di un accordo pare che si voglia prendere tempo anche perché il due maggio incombe e al ministero non saprebbero che dire. Di certo ne hanno avuto di tempo per programmare il futuro della grande azienda di distribuzione e, invece, nulla di nuovo; tutto fermo e soliti rinvii ai quali i lavoratori sono già abituati.

LE ANSIE DEI LAVORATORI. A nche nel giorno della ricorrenza della Liberazione, un gruppo di dipendenti dell’azienda ha lanciato l’ennesimo appello alla politica e alla magistratura per non dimenticarsi di questa vertenza complicata che interessa circa 600 lavoratori tra la Calabria e la Sicilia.

I SINDACATI. Non si conoscono gli sviluppi rispetto alla richiesta dei sindacati sulle verifiche da avviare sul gruppo “B onina”. Le organizzazioni rappresentative dei lavoratori chiedevano al ministero dello Sviluppo «in corrispondenza dell’offerta per l’acquisto dei punti vendita Gdm proposta dalla Vi Bon Srl di Immacolato Bonina favorevolmente esitata dal Comitato di Sorveglianza nella riunione del 26 marzo 2013 a scapito dell’offerta del Gruppo Az Spa dei fratelli Noto; in considerazione della pregressa fallimentare esperienza della Euro Logistik Company Soc. Coop. di Produzione e Lavoro di Marcello Foti, risultata aggiudicatrice degli stessi punti vendita GDM nella precedente gara in concordato preventivo; a fronte della mancata informazione sul numero dei lavoratori che dovrebbero essere assunti nelle tre proposte di acquisizione dei punti vendita Gdm e con l'obiettivo di mantenere sia i livelli occupazionali che la stabilità del lavoro, di volere predisporre tutte le verifiche necessarie a riscontrare con certezza l’a f f i d a b i l ità economica strutturale dell’offerta favorevolmente esitata dal comitato di sorveglianza e ritenuta per contro non compiutamente affidabile da parte delle organizzazioni sindacali preoccupate dell’adeguata tutela dei livelli e dei diritti occupazionali dei lavoratori Gdm in amministrazione straordinaria». Quali saranno gli sviluppi?

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