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Chiesta un'altra sede

L'interno dell'aula bunker di Reggio durante la deposizione di un pentito

 

Un dibattimento infinito. Il processo “Epilogo” sembra non finire più. Nell’udienza di ieri, celebratasi davanti al Tribunale collegiale presieduto da Silvana Grasso, il sostituto procuratore distrettuale antimafia, Giuseppe Lombardo, ha chiesto formalmente l’acquisizione di 104 ulteriori atti. Una montagna di documentazioni sulle quali si è registrata la ferma opposizione della difesa costringendo il Tribunale ad una approfondita camera di consiglio per selezionare il materiale da introdurre nel processo.
Innanzitutto sarà il vicequestore aggiunto della Polizia di Stato, ex vicedirigente della Squadra Mobile di Reggio, Renato Panvino, a deporre sui presunti rapporti intrattenuti da Seby Vecchio, l’ex presidente del consiglio comunale di Reggio (in passato agente della “catturandi” della Mobile) con il clan Serraino. Una decisione assunta dal collegio presieduto da Silvana Grasso in accoglimento di un’istanza avanzata dall’avvocato Stefano Priolo, che insieme agli avvocati Carlo Morace e Francesco Calabrese, difende Alessandro Serraino. 

Un dibattimento infinito. Il processo “Epilogo” sembra non finire più. Nell’udienza di ieri, celebratasi davanti al Tribunale collegiale presieduto da Silvana Grasso, il sostituto procuratore distrettuale antimafia, Giuseppe Lombardo, ha chiesto formalmente l’acquisizione di 104 ulteriori atti. Una montagna di documentazioni sulle quali si è registrata la ferma opposizione della difesa costringendo il Tribunale ad una approfondita camera di consiglio per selezionare il materiale da introdurre nel processo.Innanzitutto sarà il vicequestore aggiunto della Polizia di Stato, ex vicedirigente della Squadra Mobile di Reggio, Renato Panvino, a deporre sui presunti rapporti intrattenuti da Seby Vecchio, l’ex presidente del consiglio comunale di Reggio (in passato agente della “catturandi” della Mobile) con il clan Serraino. Una decisione assunta dal collegio presieduto da Silvana Grasso in accoglimento di un’istanza avanzata dall’avvocato Stefano Priolo, che insieme agli avvocati Carlo Morace e Francesco Calabrese, difende Alessandro Serraino. 

 

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