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Cosca di Condofuri
riciclava denaro
nel Lazio, 22 arresti

Un'operazione dei carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria  per l'esecuzione di 22 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di 22 presunti appartenenti alla cosca "locale di Gallicianò", operante a Condofuri e in provincia di Viterbo, dove secondo le indagini era riciclato denaro sporco. Le accuse sono associazione mafiosa, detenzione illegale di armi, riciclaggio e impiego di denaro di provenienza illecita con l'aggravante delle modalità mafiose.

Un rodato sistema di riciclaggio di denaro che, partendo dalla Calabria, era ripulito attraverso ditte situate nel Viterbese per tornare poi nel capoluogo reggino: è quello venuto alla luce nel corso delle indagini dei carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria che stamani hanno arrestato 22 persone per associazione mafiosa. Dalle indagini, avviate nel settembre 2009, è emerso che a Condofuri operano tre locali di 'ndrangheta: Condofuri Marina, San Carlo e Galliciano'. L'inchiesta ha inquadrato le attività della famiglia a capo della locale di Gallicianò ed ha permesso, secondo l'accusa, di documentare le attività criminali e le sue dinamiche interne, anche attraverso l'assegnazione di cariche e gradi. Contestualmente agli arresti, i carabinieri stanno anche eseguendo un decreto di sequestro probatorio di sei aziende, operanti nel settore dei trasporti, ortofrutticolo ed immobiliare, tra la Calabria ed il Lazio ed una situata a Terni.

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