Una lettera dai toni costruttivi e decisi allo stesso tempo. Senza ombra alcuna di polemica, né tantomeno di contrapposizioni sterili o campanilistiche, i parroci e i rappresentanti dei consigli pastorali delle zone di Melito Porto Salvo e Bova (sono compresi una quindicina di Comuni) hanno chiesto di poter incontrare il governatore della Calabria per parlare del futuro dell’ospedale “Tiberio Evoli”. La lettera inviata racchiude anche una proposta di riorganizzazione del presidio di Corso Garibaldi, stilata a partire dalle reali necessità colte tra la popolazione.
«Le comunità ecclesiali – si legge – condividono appieno le preoccupazioni ed i giudizi contenuti nella nota pastorale dei parroci sulla tutela della salute e il destino del presidio ospedaliero. Di fronte alla crescente confusione generata dal susseguirsi di contraddittorie informazioni circa il destino del nosocomio, esprimono preoccupazione per le determinazioni della direzione generale dell’Asp, che sembrano andare controcorrente rispetto agli impegni presi e alle dichiarazioni fatte nelle pubbliche assemblee recentemente tenute a Melito
Una lettera dai toni costruttivi e decisi allo stesso tempo. Senza ombra alcuna di polemica, né tantomeno di contrapposizioni sterili o campanilistiche, i parroci e i rappresentanti dei consigli pastorali delle zone di Melito Porto Salvo e Bova (sono compresi una quindicina di Comuni) hanno chiesto di poter incontrare il governatore della Calabria per parlare del futuro dell’ospedale “Tiberio Evoli”. La lettera inviata racchiude anche una proposta di riorganizzazione del presidio di Corso Garibaldi, stilata a partire dalle reali necessità colte tra la popolazione.«Le comunità ecclesiali – si legge – condividono appieno le preoccupazioni ed i giudizi contenuti nella nota pastorale dei parroci sulla tutela della salute e il destino del presidio ospedaliero. Di fronte alla crescente confusione generata dal susseguirsi di contraddittorie informazioni circa il destino del nosocomio, esprimono preoccupazione per le determinazioni della direzione generale dell’Asp, che sembrano andare controcorrente rispetto agli impegni presi e alle dichiarazioni fatte nelle pubbliche assemblee recentemente tenute a Melito
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