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De Stefano: mai visto Condello a casa mia

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Nel mirino di Giuseppe De Stefano ci sono sempre loro. I pentiti di ’ndrangheta. L’ex cognato Antonio Fiume innanzitutto. Un esame al vetriolo quello sostenuto ieri da Giuseppe De Stefano, colui che avrebbe ereditato lo scettro della cosca di Archi dopo l’uccisione del padre don Paolo che ha aperto la seconda guerra di ’ndrangheta. «Non rinnego di averlo frequentato, ma respingo che sia stato il mio autista» chiarisce De Stefano. Le domande sono in sequenza. Il filo conduttore riguarda i rapporti di frequentazione o conoscenza con Giuseppe De Stefano. Si inizia da Pasquale Condello “Il Supremo”: «Mai incontrato, nemmeno attraverso altre persone: non ci sarebbe stato motivo. Nè parlato a distanza. Con altre persone Condello sarà stato possibile. Vivono ad Archi e sono in tanti: lì avrò incontrati e salutati. Con Domenico Condello (classe 1972) e Pasquale Condello “il giovane” siamo stati detenuti insieme».

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