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Metropolis, 28 faldoni di prove

Il tribunale di Locri

Ci sono anche le dichiarazioni di cinque collaboratori di giustizia negli atti a compendio delle indagini “Metropolis”, eseguite dalla Guardia di Finanza e coordinate dalla Procura distrettuale antimafia, che hanno portato a  un maxi sequestro di beni mobili, immobili, società commerciali e villaggi turistici per un valore di circa 450 milioni di euro. Oltre all’avviso dell’avvenuta chiusura delle indagini preliminari dell’operazione Metropolis, notificato ai 32 indagati, dei quali 28 persone fisiche e 4 persone giuridiche, la Dda di ha comunicato agli interessati l’indice delle fonti che compongono il quadro probatorio. Nelle fonti di prova che compongono i 28 faldoni delle indagini si rimanda al contenuto dei verbali di alcuni collaboratori di giustizia, tra cui quelli dell’africese Maurizio Maviglia, del locrese Domenico Oppedisano e del crotonese Vincenzo Marino, nonché di collaboranti quali Pasquale Tripodoro di Rossano Calabro e Antonio Recchia, di Castrovillari,  che hanno reso dichiarazioni nel corso di indagini risalenti ai primi anni Novanta alla Procura di Catanzaro.

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